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LE SCULTURE DI JUAN MUNOZ ARRIVANO A MILANO

HangarBicocca, lo spazio per l’arte contemporanea sostenuto da Pirelli, presenta Double Bind & Around la prima mostra personale in Italia dedicata allo scultore spagnolo Juan Muñoz, scomparso a soli 48 anni nel 2001. La mostra, a cura di Vicente Todolí, resterà aperta al pubblico a Milano dal 9 aprile al 23 agosto. L’intero progetto espositivo si espande nei 5.300 metri quadrati delle “Navate” di HangarBicocca. Il curatore propone 15 opere (con oltre 100 figure scultoree) di uno degli artisti più significativi del panorama contemporaneo e comprende i suoi lavori più rilevanti, tra cui The Wasteland (1986), Waste Land (1986), Ventriloquist Looking at a Double Interior (1988-2000), Conversation Piece, Dublin (1994), The Nature of Visual Illusion (1994-1997) e Many Times (1999).

Verrà esposta anche l’opera piò significativa dell’artista madrileno, l’installazione Double Bind. Concepita ed esposta negli spazi della Turbine Hall all’interno del progetto Unilever Series presso la Tate Modern di Londra nel 2001 (venne completata pochi giorni prima della morte di Muñoz), non è mai più stata ricostruita. Essa si compone strutturalmente di tre piani e due ascensori in continuo movimento ed è formata da una serie di scenari oscuri e da elementi architettonici che giocano sul contrasto tra visibile e invisibile, tra realtà e illusione.

Dal piano superiore, il visitatore fruisce della visione di una superficie con forme geometriche che contiene buchi e condotti reali e illusori. Al livello intermedio, invece, appaiono figure scultoree singole o in gruppo bloccate nei loro atteggiamenti in una dimensione temporale e spaziale indefinita. Muñoz crea un insieme architettonico asettico attraverso elementi strutturali, come griglie e finestre sbarrate. E’ l’artista stesso a definire l’esperienza dello spettatore come se si trovasse in una città anziché in un museo.

Oltre al mastodontico Double Bind, saranno presenti inoltre diversi Conversation Piece, gruppi scultorei sviluppati dai primi anni Novanta. Essi sono composti da figure anonime collocate in spazi altrettanto generici. I personaggi, le cui forme ricordano quelle umane, hanno delle strutture sferiche al posto delle gambe. Ciascuna figura occupa lo spazio, assumendo pose diverse, mentre conversa, osserva o ascolta fatti ed eventi che rimangono taciuti e incomprensibili allo spettatore. I personaggi di Hanging Figures (1997) sono invece raffigurati in pose inverosimili mentre fluttuano nell’aria come acrobati. Quest’opera è ispirata al capolavoro di Edgar Degas Mademoiselle La La al Circo Fernando del 1879 in cui l’artista rappresenta un’acrobata con un ardito scorcio dal basso.

Definito dalla critica uno degli artisti più complessi e singolari del nostro tempo, Juan Muñoz era solito parlare di sé come di un “storyteller”, un interprete visionario e artefice di un’arte che pone al centro la figura umana Le opere scultoree esposte in HangarBicocca hanno carattere “narrativo” composte da figure leggermente inferiori alle dimensioni naturali, monocromatiche, color grigio piombo o color cera, in resina o bronzo. L’intento dell’autore è quello di rendere talmente partecipe l’osservatore dell’opera che sta ammirando, da farlo diventare anch’egli parte integrante del progetto artistico.

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