Le mura assire della cittร di Mosul, il sito storico piรน importante della regione di Ninive, sono solo lโultimo monumento iracheno a scomparire per sempre, sotto la furia cieca dei jihadisti dello Stato islamico.
Mosul, la seconda cittร irachena nel nord del Paese, รจ da giugno in mano allโIsis. Secondo Said Mumzini, portavoce del Partito democratico del Kurdistan al potere nella regione autonoma dellโIraq, gli jihadisti avrebbero fatto saltare in aria il tratto murario nei pressi della Grande Moschea. Il sito Shafaq News ha riferito che nei giorni scorsi il Califfato ha fatto saltare in aria con grossi quantitativi di esplosivo le mura che sorgevano nel quartiere Tahrir, distruggendole quasi completamente. La scorsa estate la stessa sorte era toccata alla moschea intitolata al profeta Giona, sempre a Mosul, considerata uno dei piรน importanti monumenti storici e religiosi del posto e luogo di pellegrinaggio di musulmani sia sunniti sia sciiti. La loro radicalizzazione estrema del Corano li convince a considerare inammissibili costruzioni risalenti allโepoca pre-islamica, ma anche quelli riconducibili ad altre fedi o ad altre sette dellโIslam o quelli in cui si onorano leader religiosi defunti.
Ninive, il piรน importante centro religioso dellโantichitร per il culto di Ishtar, dea dellโamore e della guerra, antica capitale dellโimpero assiro nel primo millennio a.C., รจ uno dei piรน importanti siti archeologici dellโIraq; al massimo del suo splendore, le mura si snodavano per una lunghezza di 12 chilometri, fatte costruire dai re assiri nellโottavo secolo a.C. Nella Bibbia Sofonia ne profetizza la distruzione, e il profeta Giona รจ chiamato da Dio ad annunciare ai niniviti la conversione e il ritorno a Lui, affinchรฉ non cada la cittร ; ma a quel punto il re e gli abitanti si pentono e Dio risparmia Ninive. Una volta passato il pericolo, perรฒ, tutto torna come prima e Dio ne decreta la definitiva distruzione. I residenti di Mosul nei giorni scorsi denunciarono lโintenzione dellโIsis di distruggere alcuni tratti delle antiche mura.
Da quando, a giugno 2014, hanno preso il controllo di ampie regioni dellโIraq, sono stati distrutti molti monumenti antichi, santuari e siti archeologici considerati โprofanniโ.