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Che cosa ne pensano i partiti dell’accordo preso a Bruxelles

Conte torna in Italia e viene ricevuto subito dal Quirinale. La maggioranza è con il premier, l'opposizione si divide sul Recovery Fund. Intanto il Paese spera nella ripartenza

Dopo 90 ore di vertice e un accordo limato e mediato fino alla fine, il premier Conte torna in Italia e viene immediatamente ricevuto dal Quirinale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta.

La maggioranza sostiene il premier

I partiti di governo hanno appoggiato il Presidente del Consiglio nella difficile trattativa a Bruxelles sul Recovery Fund superando le tensioni interne consumate nei giorni precedenti. Per il ministro degli Esteri Di Maio, l’Europa ha dimostrato di essere cambiata. Il titolare della Farnesina ha poi sottolineato la necessità di accelerare sulle riforme necessarie per la ripartenza. Velocità, insieme a visione e concretezza, è quanto invocato dal segretario del Pd, Zingretti che aveva sempre definito la battaglia europea, una battaglia giusta. Per Renzi, Italia Viva, un governo europeista fa bene all’Italia e rilancia subito il dibattito sull’utilizzo del Mes. E di Europa più solidale parla Liberi e Uguali.

Le reazioni dell’opposizione

Il rapporto con l’Unione Europea è forse il punto in cui emergono le maggiori differenze tra i partiti di centrodestra con Forza Italia da sempre europeista, parte del Ppe di cui Antonio Tajani è vicepresidente; Fratelli d’Italia più critico inserito nel partito dei Conservatori e riformisti europei, per arrivare alla Lega che in Europa aderisce al gruppo di Identità e Democrazia, decisamente euroscettico.

La lega di Salvini

Salvini ha giocato in attacco e ha definito l’accordo europeo “una fregatura che si vede grossa come una casa”. Ha poi aggiunto che si tratta di una resa senza condizioni alla Commissione e che i soldi arriveranno nel 2021 e ci sono troppi vincoli richiesti dall’Europa. “Se il Mes era una fregatura – ha chiarito Salvini – questo è una super fregatura”. 

La prudenza di Fratelli d’Italia 

“Abbiamo tifato per l’Italia in ogni momento – ha affermato Giorgia Meloni – con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio. E’ stato sbagliato dare per acquisiti i 500 miliardi di sussidi proposti da Merkel e Macron e poi aprire a un taglio in cambio di zero condizionalità. E’ tornato a casa con meno sussidi e più condizionalità. Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici – ha concluso – ma il risultato finale purtroppo non e’ quello che speravamo”.  

Forza Italia, Tajani: Europa più solidale del 2008

Già alla vigilia dell’accordo, Forza Italia aveva ribadito il suo appoggio a chi rappresenta il Paese. Quest’oggi Antonio Tajani si è detto “soddisfatto del fatto che l’Europa si sia dimostrata più solidale rispetto al 2008. C’e’ stata la resistenza di alcuni Paesi e questo deve farci riflettere sul futuro. L’Italia – ha aggiunto Tajani – ora dovrà essere in grado di avere i soldi che sono a disposizione, l’Italia deve dare il meglio di sé per presentare delle riforme valide”. Tajani, inoltre, è tornato sulla questione del fondo salva Stati: “Rimane il problema del Mes – ha detto – io credo che si debbano utilizzare quei soldi”.

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