La prima settimana del nuovo anno ha portato con sé – oltre a una diminuzione delle temperature – un'impennata dei casi di influenza. Febbre alta, olori ovunque, ma anche un notevole numero di casi di bronchiti e polmoniti. Come riporta l'Ansa, il segretario della Federazione Italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, ha dichiarato che, rispetto alle settimane precedenti, si è rivelato un aumento di almeno il 20% dei pazienti colpiti da virus influenzali.
Non solo virus, ma allarme complicazioni
Nonostante l'influenza sia un “frutto di stagione”, a destare molta preoccupazione sono le complicanze che i virus A/H3N2 e A/H1N1 possono causare. Infatti, qualche sintomo trascurato è degenerato in malattie come bronchiti e polmoniti.
Il peggio deve ancora arrivare
Ma il peggio deve ancora arrivare. Infatti, il picco stagionale è previsto per fine gennaio, complice la riapertura delle scuole che facilita il veicolare dei virus tra i ragazzi e, di conseguenza, anche nelle famiglie. Secondo le stime, a fine stagione saranno circa 7 milioni i pazienti colpiti dall'influenza.