“Noi, accogliendo il desiderio il desiderio del nostro fratello Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi Nocera Umbra Gualdo Tadino, e di molti altri fratelli dell’episcopato, molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica, concediamo che il Venerabile Carlo Acutis, laico, che con l’entusiasmo della giovinezza coltivò l’amicizia con Gesù, mettendo l’Eucaristia e la testimonianza della carità al centro della propria vita, d’ora in poi sia chiamato Beato e che sia celebrato ogni anno nei luoghi e secondo le regole stabilito dal Diritto, il 12 ottobre, giorno della sua nascita al cielo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Dato a Roma, al Laterano il 10 settembre 2020, ottavo del nostro Pontificato. Francesco Papa”.
Un grande applauso ha accolto la lettura della lettera apostolica con la la quale Papa Francesco ha autorizzato l’iscrizione nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio, Carlo Acutis. Quindi è stata scoperta la sua immagine dietro l’altare.
Successivamente la reliquia del cuore del nuovo beato è stata portata processionalmente all’altare e il cardinale Vallini l’ha mostrata all’assemblea. La mamma e il padre di Carlo Acutis sono stati abbracciati dal cardinale che successivamente ha incensato la reliquia.
La richiesta di beatificazione
La richiesta di beatificazione è stata pronunciata durante la liturgia da mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi, città dove la famiglia Acutis possiede una casa e dove Carlo passava lunghi periodi, appassionandosi alla figura e alla spiritualità di san Francesco, e dove è stato sepolto dopo la morte. come appassionato e cultore delle nuove tecnologie si parla di Carlo Acutis come possibile patrono di Internet.