“C’ho la sindrome di Tourette” lo dice con la pronuncia romanesca l’attore Alessandro Borghi, dichiarandolo live ai suoi follower su Instagram. “Lo sto dicendo per far capire che non c’è niente di male e si può vivere con molta creatività in più” aggiunge l’attore Premio David di Donatello. Sono parole semplici e veritiere le sue. In un momento in cui anche gli attori isolati in casa per l’emergenza coronavirus riscoprono le live sui social come mezzo di comunicazione con gli amici e i fan, i momenti di condivisione diventano un luogo d’intimità. Calate le barriere del proprio lavoro, in un tempo dove l’uomo esprime la sua più disarmante fragilità, ecco che Borghi confida ai follower la sua sindrome: “Non è diagnosticata ufficialmente – esordisce, ma poi specifica – ci sono diversi tipi di sindrome […] e io ce l’ho motoria, ho un sacco di tic“. L’attore lo dice col sorriso bonario, consapevole che ammettere i confini di ciò che si è nel proprio corpo non è sempre una maledizione. Lo ha fatto magistralmente con Sulla mia pelle, dove interpretando le ultime ore di Stefano Cucchi, ha incarnato il disagio di una società desiderosa del vero. E forse in questo vero ha avuto il piacere di condividere la sua “cosa incredibile“, senza darsi tante spiegazioni: “Per tanto tempo ho cercato di capire, ma è una cosa neurologica […], mi sembrava bello, è una roba normale“.
Cos’è la sindrome di Tourette
La sindrome di Tourette è una condizione neurologica che induce la persona che ne è affetta a produrre movimenti involontari causati dal sistema nervoso centrale. I cosiddetti “tic” possono essere di vario tipo: dai suoni ai movimenti e gesti. Spesso in chi ha la sindrome di Tourette, i movimenti possono essere acuiti da situazioni di particolare stress e stanchezza e tendono a presentarsi durante tutto l’arco della giornata.
I numeri in Italia
La sindrome prende il nome da Gilles de la Tourette, il medico che la studiò e classificò a Parigi sul finire dell’Ottocento. Secondo l’Associazione Italiana Sindrome di Tourette, in Italia ne sono affetti 800-900mila e circa 50-70mila combattono con una forma grave. La maggior parte di chi è affetto da Tourette, sviluppa la sindrome in giovane età, ma sono presenti casi in cui si sviluppa anche in età adulta. Attualmente, non esiste una cura, ma si possono gestire i sintomi.