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Settembre e non solo a Pantelleria

Scogliere laviche a picco sul mare, vigneti di zibibo e malvasia, aria mediorientale e sapori africani.

Benvenuti a Pantelleria, la perla nera del Mediterraneo, gioiello incastonato in acque blu cobalto. Un’isola affascinante con calette che si affacciano su un mare ricco di pesci e di storia. È uno scenario fantastico di flora e fauna anche nei pressi dei laghi naturali famosi per i fanghi termali.

Breve ritratto

Qui gli Arabi hanno vissuto due secoli, dall’800 al 1000 d.C., lasciando traccia del loro passaggio un po’ ovunque. A cominciare dai dammusi, tipiche case pantesche in pietra lavica, dai tetti bianchi a cupola. Tracce si trovano anche nei nomi dei luoghi come Karuscia, Khamma e Mueggen, e nei terrazzamenti agricoli coltivati a capperi e vite.

Mare, mare e mare

Il mare è l’attrattiva principale, ma non la sola. Quest’isola baciata dal sole, scolpita dal vento è ricca di fascino. Le spiagge di scogli levigati offrono angoli riservati: Martingana, Balata dei Turchi, Arco dell’Elefante, Faraglione. Qui non c’è la sabbia, ma le discese, che digradano lentamente a mare, permettono anche ai meno esperti di fare il bagno. La costa estremamente frastagliata offre insenature e approdi naturali raggiungibili in barche e gommoni, con in più la sorpresa di spiaggette di ciottoli o ghiaia finissima. Gli appassionati di subacquea possono, invece, scoprire fondali ricchi di poseidonia e di coralli. Mentre gli amanti di archeologia possono scoprire tra le spugne gialle, frammenti di anfore e ancore.

Una beauty farm naturale

Acque calde e soffioni di vapore sono i fenomeni termali che caratterizzano quest’isola di origine vulcanica e consentono una vacanza in ogni periodo dell’anno.
Fra i luoghi più amati dai turisti e dai panteschi, l’affascinante lago di Venere è una vera e propria beauty farm naturale, grazie alle sorgenti sulfuree sul fondo si forma un fango ricco di proprietà terapeutiche e di minerali indicato soprattutto per la pelle e i reumatismi.
Gadir è un piccolo borgo di pescatori, l’acqua termale sgorga nelle vasche a bordo mare a diverse temperature fino a toccare i 50°. 10° in più rispetto alla sauna naturale di Benikulà raggiungibile a piedi, passeggiando tra vigne e cappereti, dove ogni tanto è bello fermarsi per ammirare il paesaggio caratterizzato dalla vite ad alberello, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Questo tipo di coltivazione fu introdotta dai Fenici e tramandata nei secoli per coltivare la vite in condizioni estreme.

Figlia del vento

Pantelleria, Bent el Riah in arabo, che significa figlia del vento è caratterizzata da un vento costante e da poca pioggia, ma grazie a magistrali terrazzamenti, sostenuti da muretti a secco, viene catturata tutta l’umidità necessaria per la coltivazione. Viticoltura eroica è quella dello zibibo, l’uva del passito di Pantelleria, un vino dolce unico e prezioso.
Tra mare, terme, panorami mozzafiato e tramonti africani, non si deve perdere l’appuntamento con la buona tavola, che offe piatti tipici eccellenti. Uno motivo in più per trascorrere qualche giorno a Pantelleria

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