La piena parità nel lavoro è un motore di sviluppo. La discriminazione invece ne costituisce un freno”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione al Quirinale della Giornata internazionale della donna.
Il discorso
Il capo dello Stato ha spiegato come le leggi a favore delle donne abbiano stimolato la crescita del Paese, “attraverso il cammino di interazione della donna stessa”. “Nei rapporti di lavoro – prosegue Mattarella – non può esserne mai messa in discussione la dignità. Ancora oggi vi sono ostacoli e disparità nell'accesso al lavoro, nella retribuzione, nella mobilità. Talvolta gli ostacoli rendono difficile la conciliazione con i tempi di cura della famiglia”.
Le barriere, ha rilevato, “possono alzarsi fino a odiose discriminazioni nei licenziamenti. Le dimissioni in bianco, forzose, imposte, sono contrarie alla legge. Occorre vigilare per assicurare il rispetto delle norme”. L'Italia, ha concluso il Presidente della Repubblica, “non può permettersi di rinunciare alla ricchezza dell'apporto del lavoro femminile”.
“Donne e Costituzione”
Stamattina il Presidente Mattarella, dal Quirinale, ha reso omaggio all'impegno delle donne protagoniste del cammino verso la progressiva conquista della parità dei diritti. La Giornata Internazionale della Donna è infatti dedicata quest'anno al tema “Donne e Costituzione”. Le donne che hanno rappresentato le esigenze di tutte le italiane – si legge nella nota del Quirinale – chiedendo uguaglianza tra i sessi, sostegno familiare, garanzie per la maternità, tutele lavorative e pari opportunità formative e professionali.
Alla cerimonia di questa mattina, che si è aperta con la proiezione del video “Donne e Costituzione” e la prolusione della professoressa Linda Laura Sabbadini, sono intervenuti Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità, l'attrice Valeria Solarino – che ha letto alcuni brani significativi di interventi delle onorevoli Angela Guidi Cingolani e Teresa Mattei e della senatrice Angela Merlin, in rappresentanza delle prime 21 donne elette alla Costituente e la cantautrice Chiara Civello, accompagnata da un Trio d'archi di musiciste.
Prima della cerimonia il Presidente Mattarella ha premiato le scuole vincitrici del concorso “Le madri della Costituzione” promosso dal Miur. Tutta al femminile oggi, come di consueto l'8 marzo, la Guardia d'Onore del Palazzo del Quirinale.