Basta prodotti usa e getta in plastica. L'Italia si impegni sempre di più nella lotta al marine litter e al contrasto dell'inquinamento da plastica mettendo al bando anche le stoviglie monouso, che se non riciclate in modo corretto, finiscono per inquinare mare e oceani. Sull'esempio delle Isole Tremiti, bisogna continuare a replicare su tutti i territori ordinanze ad hoc e arrivare ad una legge nazionale contro l'usa e getta non compostabile“. È questo l'appello che Legambiente lancia da Festambiente, il festival dell'associazione ambientalista in programma fino al 19 agosto a Rispescia (Gr), dove oggi la giornata sarà dedicata al problema del marine litter e al contrasto dell'inquinamento da plastica, un tema sempre più sentito e sui cui sta crescendo anche l'attenzione delle amministrazioni comunali e la sensibilità dei cittadini. Dopo le Isole Tremiti, ad oggi sono ben 12 i comuni che hanno deciso con coraggio e voglia di fare di dire basta alla plastica usa e getta e optare per materiale biodegradabili: Pollica (Sa), Maratea (Pz), Malfa (Salina – Isole Eolie), Domus De Maria in Sardegna, Vernazza, Pantelleria, Noto e Avola, in provincia di Siracusa, Pozzuoli (Na), Lampedusa e Linosa, Caggiano (Sa). “L'Italia, già leader nella lotta contro la plastica, può essere capofila anche nella lotta al marine litter – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente -. Ora si passi al più presto dalle ordinanze sindacali ad una legge nazionale contro l'usa e getta non compostabile, anticipando così l'Europa, come già avvenuto per la messa al bando dei sacchetti non compostabili, dei cotton fioc non compostabili e delle microplastiche nei cosmetici dove l'Italia ha fatto scuola”.
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