Oggi è il 'World Toilet Day'. Da 17 anni il 19 novembre si celebra la Giornata mondiale della toilette, ricorrenza voluta dall'Onu dal 2001 per sensibilizzare il mondo sull'importanza dell'accesso ad adeguati e puliti servizi igienici. Oltre 2 miliardi di persone, circa il 30% della popolazione mondiale, mancano infatti di adeguati servizi igienici di base.
Dei 2,3 miliardi complessivi, ricordano gli organizzatori, circa 600 milioni condividono il bagno con altre famiglie mentre quasi 900 milioni non lo hanno affatto e utilizzano la natura come wc. Questo, sottolineano, ha “un impatto devastante sulla salute pubblica, le condizioni di vita, la nutrizione, l'educazione e la produttività economica in tutto il mondo”. La Giornata mondiale della toilette prevede di agire per garantire che tutti abbiano un bagno sicuro entro il 2030. Questo fa parte dell'obiettivo di sviluppo sostenibile (Sdg) 6: “Servizi igienico-sanitari e acqua”.
Soluzioni naturali
Mentre negli anni passati l'iniziativa si è concentrata sullo spreco dell'acqua o sulla creazione del lavoro connesso ai servizi igienici, il tema di questa edizione sono le 'soluzioni naturali' al problema. “Tutti abbiamo bisogno di un bagno. Ma miliardi di persone non ne hanno uno. Ciò significa che le feci umane, su larga scala, non vengono catturate o trattate, contaminando l'acqua e il suolo che sostengono la vita umana. Stiamo trasformando il nostro ambiente in una fogna aperta. Dobbiamo costruire servizi igienici e sistemi sanitari che funzionino in armonia con gli ecosistemi. La Giornata mondiale della toilette riguarda le soluzioni basate sulla natura per le nostre esigenze igienico-sanitarie. Quando la natura chiama dobbiamo ascoltare e agire”, si legge nel sito dedicato. Fra le molteplici iniziative previste: una Hackaton in Ghana per promuovere soluzioni che passino attraverso il digitale, una gara di disegni nelle scuole dell'India e la proiezione del film di Bollywood 'Toilet: a Love Story' in Canada.