Portata con la forza in Pakistan e costretta ad abortire. Farah, giovane originaria del Paese asiatico ma residente a Verona, è stata liberata. Ora si trova al sicuro, in compagnia di rappresentanti delle autorità italiane. Le sue condizioni di salute sono buone.
Regista del sequestro e del rimpatrio forzato della ragazza sarebbe suo padre, che l'avrebbe costretta ad abortire il figlio che portava in grembo, frutto della relazione con un giovane veronese di origini colombiane. Del caso si erano immediatamente interessate le autorità italiane, che in una nota avevano scritto: “Se così fosse, si tratterebbe di un gravissimo episodio. L'Italia difende con forza e in ogni circostanza il rispetto dei diritti umani e delle libertà e i diritti fondamentali sulla base della parità di uomini e donne”. L'operazione che ha portato alla sua liberazione ha visto il coinvolgimento, assieme alla Farnesina, del Consolato italiano a Islamabad e della Questura di Verona.