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Nell’emergenza, le istituzioni siano vicine a chi è disabile

Questo periodo difficile nel quale l’Italia e l’Europa stanno fronteggiando con grande difficoltà e immenso coraggio il virus denominato Covid-19 le persone con disabilità si trovano in una situazione doppiamente difficile in quanto, gli stessi, devono affrontare primariamente le difficoltà quotidiane correlate alla loro patologia cronica ed in seconda istanza devono affrontare l’isolamento e i subdoli pericoli insiti nel virus Covid-19 che comporta molte cautele in più e presuppone un forte isolamento sociale che nel caso delle persone con disabilità si potrebbe configurare in una riduzione delle forme di assistenza normalmente previste.

Fatta questa doverosa premessa, è importante che, in questo difficile frangente, le persone con disabilità non vengano lasciate sole dalle istituzioni e venga garantita loro l’assistenza fondamentale per condurre una esistenza dignitosa seppure in condizioni di maggior isolamento, a tal proposito le misure recentemente varate dal decreto denominato Cura Italia vanno nella giusta direzione in quanto tendono a salvaguardare la dignità dell’esistenza delle persone con disabilità, a tal proposito è importante che, in questo frangente le istituzioni di ogni livello in proficua sinergia con gli operatori del terzo settore, continuino a garantire assistenza e l’ascolto nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.

In seconda istanza, desidero rivolgere un appello alle persone con disabilità: dobbiamo e dovete continuare a combattere, in questo frangente difficile l’arma fondamentale che dobbiamo utilizzare e quella dell’empatia dell’altruismo, che seppur esercitati a distanza, sono e saranno in grado di far uscire il nostro Paese da questo momento difficile, ed in particolare, l’intera società dopo questo momento di difficoltà avrà una maggiore consapevolezza di cosa significa vivere la fragilità e la disabilità quotidianamente in quanto il Covid-19, con la sua spietata brutalità sta facendo capire a tutti cosa significa essere vulnerabili, in particolare, quando questo brutto periodo storico sarà finalmente concluso, la fratellanza tra tutti i cittadini sarà divenuta un valore fondamentale ed imprescindibile, ed in particolare, grazie alla cooperazione proficua di tutti, le persone con disabilità saranno meno sole, per questo l’imperativo fondamentale è quello di resistere ed essere fratelli nell’isolamento per superare prima e con minor danno possibile questo momento difficile, in particolare, in questo delicato momento di emergenza dobbiamo saper dare con luminosa forza d’animo concreta attuazione al pensiero del monaco tedesco Tommaso da Kempis, il quale disse: Se saprai sorridere con chi sorride, piangere con chi soffre, e saprai amare senza essere riamato, allora, figlio mio, chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore? Nessuno, perché tu stesso, con le tue mani, l’avrai creata!”

In ultima istanza è fondamentale rivolgere un sentito grazie a tutti gli operatori del comparto sanità che in queste condizioni difficili e oltremodo proibitive garantiscono l’assistenza e la cura a tutte le persone con fragilità e questo ci rende fieri di loro.

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