Secondo gli ultimi dati disponibili – in Italia – il numero dei senza fissa dimora da dieci anni a questa parte è quadruplicato, passando dai 125 mila nel 2011 ai quasi 500 mila censiti nel 2021. In particolare, al fine di porre un argine alle nuove forme di marginalità ed aiutare queste persone, l’azione di Caritas a sostegno di coloro che soffrono è stata esemplare in tutte le diocesi d’Italia.
L’esempio di Rimini
Nella Diocesi di Rimini, guidata da Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Franco Lambiasi, il 30 dicembre 2020, per aiutare i senzatetto e nel contempo lenire gli effetti dell’emergenza freddo, si è dato vita alla struttura denominata Locanda 3 Angeli, la quale è in grado di ospitare 35 senza fissa dimora in altrettante camere da letto singole con bagno. Questa realtà è stata resa possibile grazie alla firma di un contratto d’affitto per tre anni con la famiglia Angeli, di Torre Pedrera, e al contributo di circa 55mila euro messi a disposizione dall’Amministrazione comunale.
Le peculiarità di “Locanda 3 Angeli”
Rispetto alle peculiaritĂ ed all’azione posta in essere alla “Locanda 3 Angeli”, il direttore della Caritas Diocesana di Rimini Mario Galasso ha sottolineato che “Locanda 3 Angeli è l’opportunitĂ che vorremmo cogliere per sperimentare l’ospitalitĂ di Abramo alle Querce di Mamre nei confronti dei tre viandanti che gli hanno fatto visita. La tavola apparecchiata da Abramo per i tre stranieri è imbandita con cibi abbondanti e prelibati: vitello tenero, latte fresco e una gran quantitĂ di focacce appena sfornate da Sara. Una sovrabbondanza che è da sempre simbolo dell’ospitalitĂ . Abramo con solerzia prepara tutto il necessario per dare ristoro ai viandanti in un atteggiamento di servizio e completa disponibilitĂ verso di loro. Essi consumano il loro pasto nel deserto dove l’ombra di un albero è il posto migliore per rifocillarsi e trovare riparo dal caldo. I tre stranieri, dal canto loro, recano ad Abramo e Sara l’annuncio di un figlio: l’ospite assume qui i connotati del messaggero che porta una notizia inattesa che apre al futuro e offre una prospettiva di discendenza agli sposi ormai anziani. I tre viandanti sono portatori della promessa di discendenza che Dio stesso aveva fatto ad Abramo: “Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarĂ la tua discendenza”. Una discendenza che Abramo e Sara hanno ardentemente desiderato e che ormai, vista l’etĂ e la sterilitĂ di Sara, è umanamente impossibile da realizzare. Questi tre forestieri finiscono per sbrogliare una matassa di cui ormai nessuno sperava piĂą di trovare il bandolo”.
Gli obiettivi di “Locanda 3 Angeli”
In particolare, rispetto agli obiettivi che si pone questa struttura, il direttore ha rimarcato che “l’esperienza di accoglienza che stiamo sperimentando non è quella “dell’albergo della Caritas” ma vuole diventare la “locanda della comunità ”, la locanda del Buon Samaritano, letteralmente il “tutt’accogli” che ci racconta il Vangelo. Vogliamo dare una prima risposta a coloro che non hanno casa o hanno problemi a trovarne una. Nei primi mesi abbiamo sperimentato l’accoglienza di una trentina di persone senza dimora per offrire loro che, hanno le stelle come tetto, un rifugio e un riparo nei mesi più freddi. Particolare attenzione è data all’accoglienza delle persone più fragili come gli anziani e le donne. Locanda 3 Angeli, che si affaccia sul mare, vuole offrire anche l’opportunità di poter effettuare una vacanza a chi non potrebbe permetterselo”.
I compagni di strada
Questa esperienza di inclusione e aiuto alle persone più fragili ha visto la collaborazione di diversi soggetti ed enti, come ha sottolineato il direttore Galasso, rimarcando l’importanza degli insegnamenti di Papa Francesco ed evidenziando che “nel percorso che ci ha portato a maturare questa scelta abbiamo avuto come compagni di strada i comuni del distretto Rimini Nord e la Papa Giovanni XXIII. La Locanda 3 Angeli per vivere ha bisogno della comunità perché siamo “Fratelli Tutti”! Locanda 3 Angeli, un luogo di ristoro e riparo per chi è solo, stanco e infreddolito; come Abramo anche noi possiamo farci accoglienti donando per ricevere una promessa di fecondità e di speranza”.