“Il tema della tratta di esseri umani coinvolge oltre 2 milioni e mezzo di persone, tra il 60 e l’80 percento sono donne e minori. Questo sarà uno dei temi trattati nell’agenda del G7″. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, al forum internazionale sul ruolo delle donne per una crescita sostenibile promosso dalla presidenza italiana del G7, e organizzato dalla Farnesina in collaborazione con Aspen Initiative for Europe, Valore D e Women Empower the World.
Solo relativamente alla prostituzione schiavizzata, si stima che in Italia le vittime – spesso minorenni – siano tra le 75.000 e 120.000. Il 65% del fenomeno avviene in strada; ben il 37% delle ragazze è minorenne, tra i 13 e i 17 anni, mentre – guardando al racket – i clienti sono circa 9 milioni, con un giro d’affari di 90 milioni di euro al mese. Ma non c’è solo la prostituzione: in Italia, il fenomeno riguarda circa 150 mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro schiavizzato nei campi o e.
Secondo l’analisi diffusa in gennaio da Mani Tese, ong promotrice della campagna “I Exist” contro le schiavitù moderne, le vittime della tratta a livello mondiale sono soprattutto le donne (51%); a seguire gli uomini (21%), le bambine (20%) e i bambini (8%) per un giro d’affari di 150 miliardi di dollari all’anno.
Lo scopo della tratta è sempre lo sfruttamento della persona; esso include lo sfruttamento della prostituzione o altre forme di abuso sessuale, lavori/servizi forzati, schiavismo o prassi affini allo schiavismo, servitù o prelievo di organi.