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sabato Marzo 15 2025

Welfare e fraternità per essere vicini al prossimo

Il futuro della non autosufficienza rappresenta una delle sfide più importanti per le società moderne, in particolare per quelle con una popolazione in invecchiamento e una crescente incidenza di patologie croniche. La non autosufficienza, intesa come l’incapacità di una persona di prendersi cura di sé a causa di limitazioni fisiche o psichiche, richiede un intervento mirato e integrato, che vada oltre le tradizionali forme di assistenza sanitaria e sociale. In questo contesto, il welfare di prossimità si configura come uno degli strumenti più efficaci per rispondere a questa necessità, promuovendo un modello di cura più umano, solidale e accessibile.

Il welfare di prossimità si basa sull’idea di una rete di supporto locale, che coinvolge attivamente la comunità, le istituzioni e le famiglie nel processo di cura. Questo approccio si distingue dalla logica centralizzata del welfare tradizionale, spesso caratterizzato da una distanza tra il bisogno e la risposta, e valorizza invece l’importanza di essere vicino alle persone e di fornire servizi personalizzati, in grado di rispondere alle specifiche esigenze di ciascun individuo. In tale ottica, il ruolo del welfare di prossimità non si limita solo alla cura fisica, ma include anche aspetti relazionali ed emotivi, contribuendo a ridurre l’isolamento e a favorire l’inclusione sociale.

Un altro aspetto fondamentale del welfare di prossimità è la fraternità, intesa come un principio di solidarietà e di reciproca responsabilità. In un contesto in cui la non autosufficienza è sempre più diffusa, la fraternità implica la creazione di legami di comunità che non siano solo di natura professionale o assistenziale, ma che coinvolgano in maniera attiva tutti i membri della società. La fraternità si traduce nella capacità di prendersi cura degli altri, soprattutto dei più vulnerabili, e di riconoscere l’importanza dell’ascolto, della presenza e del sostegno quotidiano. Nel futuro della non autosufficienza, il welfare di prossimità, supportato da principi di fraternità, dovrà dunque evolversi in modo da garantire una risposta più immediata, accessibile e personalizzata alle necessità di chi si trova in difficoltà.

Questo richiede un impegno a livello locale e nazionale per sviluppare politiche che favoriscano la cooperazione tra enti pubblici, privati e cittadini, promuovendo modelli di assistenza che siano sostenibili, inclusivi e in grado di garantire a tutti una qualità della vita dignitosa. Acli Colf, sulla base di questi principi, intende proseguire nella sua opera di formazione e sensibilizzazione degli assistenti di cura, con l’obiettivo di permettere a coloro che versano in condizioni di fragilità di essere presi in carico nel migliore dei modi e con spirito empatico, come ci indicano i valori insiti nel cristianesimo sociale posti a fondamento della nostra organizzazione.

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