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Superare gli ostacoli per garantire il diritto alla salute

Risuona ancora vivido nella mia mente l’appello che, nel discorso di fine anno, ha formulato il Presidente della Repubblica, richiamando l’attenzione degli italiani sulle “lunghe liste d’attesa per esami che, se tempestivi, possono salvare la vita” e su come, tante persone, si vedano costrette a rinunciare alle cure e alle medicine “perché privi dei mezzi necessari”. Oltre a ciò, pochi giorni fa, il presidente della Simeu, ovvero la Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza, ha sottolineato che, le crescenti attese dei pazienti nei Pronto Soccorso, mentre aspettano il trasferimento in un posto letto per il ricovero, causano un ritardo di almeno dodici minuti sugli accessi successivi, facendo crescere il tasso di mortalità dal 2,5 al 4,5% quando il cosiddetto “boarding”, ovvero l’attesa di accedere a un reparto, a volte protratta su barelle o altre sistemazioni di fortuna, supera le dodici ore. Questi dati, indubbiamente, devono farci riflettere in quanto, richiamano la comunità intera alla necessità di garantire, sempre e comunque, il diritto alla salute, superando gli ostacoli che lo stando rendendo sempre più difficoltoso.

A tal proposito, è fondamentale riaffermare che, il Servizio Sanitario Nazionale, istituito con la legge 833 del 1978, costituisce un principio basilare a cui, ogni decisore, deve ispirarsi per superare le difficoltà attuali e garantire cure adeguate a tutti coloro che ne hanno bisogno. Il SSN, quindi, è un modello di welfare universale a cui, soprattutto in questo difficile momento storico e sociale, dobbiamo tendere senza riserve, basandoci sulla tutela del bene comune globalmente inteso.

Pertanto, tutte le istituzioni coinvolte, devono adoperarsi per garantire il diritto alla salute e, nel contempo, dare al personale sanitario tutti gli strumenti necessari e le dotazioni organiche adeguate affinché possano operare al meglio. Alla luce di ciò, ognuno di noi, deve sempre ricordare che, con grande lungimiranza, la nostra Costituzione, all’articolo 32, ci ricorda che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” Questo principio deve rappresentare una guida per ogni decisione futura in ambito sanità e salvaguardia della salute dei cittadini, aiutandoci a superare le difficoltà del momento attraverso gli insegnamenti che, i nostri padri costituenti, ci hanno donato.

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