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La grande sfida delle università: Calabrò (Crui) racconta il rientro in aula

Intervista al rettore prof. Raffaele Calabrò, neo elettore presidente della Crui

Nessuna coda grazie agli ingressi scaglionati, solo qualche semplice procedura di registrazione all’ingresso, il ritiro di un kit con le mascherine e tanta voglia di ricominciare la vita universitaria. Dal primo marzo gli oltre 1000 studenti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno fatto ritorno in aula, contenti di tornare a frequentare i corsi universitari, incontrarsi tra loro, parlare direttamente con i docenti. Anche nell’ateneo romano riprendono le lezioni in presenza al 50 per cento nel rispetto delle regole nazionali e delle norme igieniche di distanziamento. L’Università, che da tempo ha messo in piedi un protocollo di sicurezza anti-Covid, ha avviato un meccanismo di sorveglianza sanitaria presso il Policlinico universitario e ha fissato le nuove regole di partecipazione negli spazi comuni.

Il calendario delle lezioni è organizzato su 6 giorni settimanali dal lunedì al sabato e con frequenza alternata degli studenti 3 giorni su 6. Ogni classe sarà quindi presente nella sua interezza ma a giorni alternati. “Il mondo dei giovani è quello che soffre più di tutti e questa è la grande sfida che l’Università deve affrontare. Come rispondere all’aspettativa delle prossime generazioni, dei giovani che oggi stanno vivendo un grande disagio. Bisogna avere la capacità di stare insieme, formarsi nella relazione tra loro – ha detto il rettore prof. Raffaele Calabrò, neo elettore presidente della Crui -. Io però credo che ci stiamo avvicinando anche ad un momento di grande opportunità per tutta l’Europa, ma dipenderà da come si vorrà gestire questa faccenda. Io ho la sensazione che il governo attuale voglia investire molto sul capitale umano e quindi sulle nuove generazioni, sulla formazione dei giovani e l’università dev’essere in prima linea in questo – continua Calbrò -. È modificandosi, rinnovandosi e provando a trovare le soluzioni più opportune che l’aspetto va cambiando. Non bisogna dimenticare l’aspetto della ricerca che diventa sempre più tecnologica e anche qui gli investimenti del Recovery sono fondamentali. Dobbiamo ricostruire l’Europa e l’Università è lo strumento fondamentale con cui si possono riformare le nuove generazioni. Credo che se il mondo universitario saprà cogliere questa grande opportunità in questo momento difficile ne usciremo migliori”.

Tra le altre indicazioni, per l’area del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico il lavoro dei tesisti sarà svolto in presenza previa autorizzazione del relatore. Saranno svolti in presenza i tirocini nelle aule di simulazione, presso la sede del Policlinico, del Centro per la salute dell’anziano, di via Longoni e delle sedi esterne. Tutte le attività di laboratorio saranno in presenza e saranno potenziate. Inoltre, le sessioni di laurea vedranno un numero massimo di 5 familiari partecipanti. La biblioteca, il centro linguistico di Ateneo, il Tutorato e il servizio di Counseling saranno aperti a tutti gli studenti previa prenotazione nel rispetto delle norme di distanziamento, così come la segreteria studenti e tutti i servizi accademici.

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