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Ecco perché rispondere all’invito del rito delle ceneri

“Convertiti e credi al Vangelo”, dirà oggi il sacerdote prima di imporre le ceneri sul nostro capo. Quest’anno, anche se lo farà dall’altare una sola volta come richiedono le disposizioni anticovid, l’invito è per cominciare a vivere con Sapienza la nostra vita.

Ognuno di noi infatti corre il rischio di vivere senza andare nella profondità delle cose: si rimane in superficie, per paura o per comodità, ma poi avviene che ad un certo momento i fatti che ci accadono ci svegliano. Sono come un campanello con cui ci rendiamo conto che stiamo vivendo senza “un senso” vero.

Questa Quaresima ci viene ancora una volta in aiuto: viviamo un periodo difficile, che sembra non finire più, oppressi dalla paura e dalle difficoltà, tanto che ci chiediamo spesso perché il Signore lo permette. Ma il Signore “si muove a compassione del suo popolo”, ci dice la prima lettura di oggi del profeta Gioèle.

Questo tempo di sofferenza ha nascosta una Grazia che il cristiano può scoprire: può aiutarci ad entrare nella verità, perché Dio non ci ha creati perché passiamo i nostri anni sani e pasciuti, accumulando soldi o beni, che sono destinati a scomparire con noi, ma perché possiamo trovare il senso vero della nostra vita. Allora diventiamo fonte di gioia, messaggio di salvezza per noi e per gli altri.

Ecco allora che la Quaresima è come una “medicina” spirituale, perché forse siamo anche dei cosiddetti “bravi praticanti”, ma non si è ancora realizzato in noi ciò che significa davvero essere cristiano: saper riconoscere sempre e comunque l’amore di Dio, perché ci dice San Paolo, “nel giorno della Salvezza ti ho soccorso”.

Il Vangelo di oggi mostra la strada: ricominciare a vivere in profondità, cercando un rapporto profondo con Cristo, per scoprire nel nostro cuore che lui è presente e ci ama, “ha ancora pazienza”, ci perdona e ci dona il Suo Spirito.

Se oggi vediamo che in noi vivono ancora gli atteggiamenti dell’uomo vecchio, possiamo rispondere all’invito del rito delle ceneri chiedendo al Signore di convertirci: metterti a pregare, magari anche digiuna, aiuta quella famiglia in difficoltà, fai un’elemosina vera. Di nascosto, come dice Gesù oggi nel Vangelo: un segreto d’amore tra te e Cristo.

C’è un tempo, questo che stiamo vivendo oggi, per approfittare della pazienza di Dio. Chiediamo tutti al Signore la Grazia della conversione, sopra ogni altra cosa.

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