Sono rimasto colpito da un articolo di InTerris.it che raccontava l’iniziativa di don Pietro, Rettore della chiesa di Sant’Eustachio nel cuore vivo di Roma, il quale durante l’ora di pranzo “sposta le panche” della chiesa, apparecchia con tavoli e sedie e, tra lo stupore di passanti e pellegrini, fa mangiare dai 130 ai 150 poveri.
La cosa mi sembrava importante, e con le telecamere de “La Vita in Diretta” di Rai Uno sono andato a curiosare durante il servizio dei pasti. La situazione era difficile, la disperazione si toccava con mano; alcuni presenti hanno tentato addirittura di aggredire me e la troupe.
Tra i più arrabbiati – forse con la vita, più che con noi – c’era anche Daniele, il quale presentandosi come “uno dei nuovi poveri” ha raccontato al microfono di esser rimasto senza moglie deceduta per un tumore nel 2010, senza lavoro perso per assisterla nell’ultimo periodo di vita e… “senza una lira in tasca”.
Ci siamo commossi e la sua disperazione ha reso il racconto talmente toccante che gli autori della Rai hanno deciso di invitarlo in studio a Via Teulada in diretta. Nel bel mezzo della trasmissione un avvocato ha chiamato il centralino della tv pubblica, la telefonata è stata filtrata e messa in onda: offriva lavoro in un centro sportivo e azienda agricola di sua proprietà . Proposta naturalmente accettata con entusiasmo.
Troupe al seguito e gioia nel cuore siamo stati presenti per documentare, due giorni dopo, l’uscita di Daniele dall’Ostello dormitorio Caritas di Via Casilina a Roma e l’arrivo nel suo luogo di lavoro ad Arce, in provincia di Frosinone, con tanto di consegna degli incarichi operativi.
Una storia, mi auguro definitivamente, a lieto fine grazie a un input di InTerris.it, alla forza della comunicazione, all’intraprendenza di un uomo coraggioso che non ha avuto vergogna di mettere in pubblico il suo disagio affrontato con dignità e coraggio, alla bontà senza pregiudizi di un imprenditore che ha visto nella sofferenza un valore aggiunto nel portare benefici con la sua forza alla propria azienda.