No, non รจ un Paese per vecchi e neanche un Paese per giovani. Questa Italia delle pensioni sembra sempre di piรน il Paese di un maldestro Robin Hood al contrario, che ruba ai poveri per dare ai privilegiati.
I nostri giovani alla pensione ci hanno giร rinunciato da un pezzo, tra disoccupazione record, contratti precari e la fine del posto fisso ribattezzata jobs act (allโamericana, perรฒ senza i sussidi dei disoccupati americani). Ma che debbano rinunciarvi anche quelli che hanno versato i contributi di una vita รจ veramente diabolico.
La sentenza della Corte Costituzionale dice che la legge Fornero sul blocco delle pensioni รจ illegittima e bisogna restituire il maltolto ai pensionati. Tutto: 18 miliardi circa. La parola della Consulta non รจ un consiglio per gli acquisti e neppure un suggerimento. Eโ la legge nella sua piรน alta espressione, punto. Non si puรฒ aggirare o interpretare, si puรฒ solo applicare. Renzi ha fatto male ad annunciare la restituzione di soli 2 miliardi di euro una tantum, perchรจ cosรฌ ha messo la faccia sulla sottrazione degli altri 16. E ha fatto male a chiamarla โbonusโ, perchรจ tutti hanno pensato al malus.
Sia chiaro, non รจ la Corte Costituzionale ad aver inguaiato il Governo. La colpa รจ dellโex premier Monti e di tutto lโarco delle grandi intese che ha votato la legge Fornero, uno dei provvedimenti piรน iniqui di tutti i tempi. Una legge mostruosa che ha fatto piangere sin dallโinizio, a cominciare dalla ministra che alla parola โsacrificiโ inondรฒ di lacrime la conferenza stampa. Subito dopo hanno cominciato a piangere i circa 350 mila esodati, in parte ancora oggi senza lavoro e senza pensione. Poi quelli che sono rimasti al lavoro qualche anno di piรน, infine i pensionati che hanno subito il blocco della cosiddetta indicizzazione. Una legge che ha scatenato una guerra tra pensionati โbuoniโ e pensionati โcattiviโ, come se avere una pensione superiore ai 1200 euro fosse un crimine e non il diritto acquisito con una vita di lavoro. Tutto questo con i voti di quelli che oggi si indignano, renziani compresi.
Gli stessi parlamentari che non sono riusciti a ridursi gli stipendi nonostante ci si sia impegnata una commissione di esperti. Gli stessi che non riescono a rinunciare ad uno dei privilegi piรน offensivi della casta: i vitalizi. Un incrocio tra il โSuper Enalottoโ e โlโappropriazione indebitaโ che va soltanto abolito.
In Italia ci sono oltre 10 milioni di poveri, sei milioni sotto la soglia di povertร assoluta. Chi glielo spiega a questi che un loro rappresentante puรฒ sedere anche un solo giorno in Parlamento, versare 4 anni di contributi e riscuotere senza limiti di etร e senza limiti di condanna, una rendita a vita da 3/5 mila euro al mese pagata dal contribuente?
Lo ha capito per primo il Presidente della Repubblica Mattarella, che appena salito al Quirinale ha rinunciato allโunico vitalizio che percepiva dalla pubblica amministrazione, quello da professore universitario. Gli altri prendano esempio, subito. Non รจ demagogia. Eโ lโesasperazione di un popolo che a furia di tirare la cinghia non inspira piรน ossigeno mentre i suoi governanti pasteggiano a champagne.
Certo, i 220 milioni di euro che lo Stato butta ogni anno per i vitalizi non basterebbero a coprire il danno della legge Fornero. Ma i soldi ci sono: nella spending review di Cottarelli inspiegabilmente cestinata, almeno 15 miliardi di euro; nellโinutile acquisto dei caccia F35 che neppure funzionano, altri 12 miliardi; poi le spese militari in guerre varie dove continuiamo a inviare truppe; e le tante opere pubbliche inutili come Tav, terzo Valico o lโalta velocitร sotterranea a Firenze, che devastano il territorio e arricchiscono le cricche. Lโelenco sarebbe lungo. Bisogna vedere se cโรจ la volontร politica di cambiare verso veramente. Senza ashtag, fuori da Twitter.