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Il governo ombra del Colle

Nel dibattito post voto il governo del presidente, inteso come appendice del Quirinale in assenza di un esecutivo parlamentare, è stato un’opzione forte. Non sappiamo quanto realisticamente concreta ma a suo tempo ne hanno parlato tutti. E chi , a suo tempo, ha caldeggiato nomi e suggerito professionisti da portare dentro la cosa la pubblica ha trovato orecchie disposte ad ascoltarlo. Poi sappiamo com’è andata a finire. Però quella sorta di riserva selezionata della Repubblica è sempre pronta a rispondere ad una eventuale chiamata del Colle. Cosa che in questi giorni sarebbe anche avvenuta.

La crisi, o meglio, la rissa è il termine giusto, fra Di Maio e Salvini e il momento verità del premier Conte arrivato a parlare di dimissioni nella fase acuta delle fibrillazioni, hanno indotto il capo dello Stato ad attivare tutti i sensori, in modo da esser pronto a correre ai ripari in tempi rapidi. Tutto questo conferma un fatto. Nonostante la maggioranza giallo verde fuori e dentro i palazzi si è andato formando un partito ombra, di inclinazione moderata, determinato ad evitare la caduta del paese. Sergio Mattarella ne è il leader occulto ma forte nei suoi convincimenti, al punto da guidare come un faro la navigazione di Conte.  

La tregua armata fra i due vice premier è ne figlia di questa presenza. Se cadono loro si alza in piedi il governo del presidente. Del resto conviene sempre ricordare un dettaglio. La Lega può sempre contare  su un secondo forno, quello con Forza Italia e Fratelli d’Italia, rimasti non a caso muti e immobili di fronte allo spettacolo offerto dal governo. E il carroccio  sembra avere tutto l’interesse a farlo pesare.

E al Quirinale sono consapevoli di ciò. Dunque il là dato da Conte a Mattarella, o viceversa, su Europa e euro è il segno che le forze moderate si sono rimesse in marcia. Piano, ma  in cammino. Difficile capire quale sarà l’approdo, però lo spazio da riempire c’è. E il premier a tempo potrebbe diventare un presidente del presidente. E' un caso chee alla lettera da inviare alla Ue in risposta alle critiche alla manovra stiano lavorando Conte e Tria? No, forse non lo è. 

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