Papa Francesco, con parole di grande potenza, nel corso del suo ultimo viaggio apostolico effettuato in Corsica, ha ricordato a tutti che “Gli anziani sono la saggezza di un popolo. Quanti figli abbandonano i genitori nelle case di riposo”. Queste parole, con il loro orizzonte di prossimità, hanno evidenziato l’importanza di prendersi cura dei nostri anziani i quali, con la loro esperienza di vita, sono i testimoni più fulgidi del nostro passato, delle tradizioni e, soprattutto, l’architrave morale su cui basarsi per affrontare i problemi del nostro tempo e consegnare ai giovani un futuro migliore. Sulla base dello splendido insegnamento che ci ha donato il Santo Padre ad Ajaccio, è necessario che, ogni comunità, stia accanto ai propri anziani, attraverso forme di assistenza in grado di mettere al centro la salvaguardia della dignità della persona e, allo stesso tempo, il soddisfacimento dei bisogni quotidiani più disparati.
Tutto questo però, presuppone la creazione di un nuovo paradigma dell’assistenza, partendo proprio dal domicilio degli anziani che, ove possibile, congiuntamente all’opera degli assistenti di cura, deve rappresentare l’inizio di un inedito modello di presa in carico delle fragilità, consentendo di permanere presso la propria casa, a stretto contatto con la propria famiglia e con gli affetti ma, allo stesso tempo, vedendo garantito il diritto alla salute che prevede la nostra Costituzione. Tali motivi, da sempre, hanno spinto noi di Acli Colf ad una spiccata opera di formazione del personale deputato all’assistenza domiciliare il quale, in misura sempre maggiore, deve essere preparato e consapevole dell’opera da svolgere, la quale costituisce un presidio primario di welfare. Alla luce di ciò, guardando al Santo Natale che ci apprestiamo a vivere, vorrei che, ogni anziano, potesse trascorrere questo periodo insieme ai propri familiari e potendo godere di quello spirito di condivisione e fraternità fulcro di questi giorni di fede e festa, i quali devono essere vissuti tendendo la mano a coloro che si trovano a vivere in una condizione di fragilità.