Verde è Popolare è il nuovo Partito che è entrato a fare parte nello scenario della politica italiana dal 2 Aprile, quando ha tenuto a Roma il suo primo Congresso.
Dopo circa due anni di paziente e prudente gestazione è venuta alla a luce questa nuova formazione politica. “Ecologica ed ibrida a doppia trazione di destra e di sinistra” l’ha Gianfranco Rotondi promotore dell’iniziativa prima con l’Associazione “Verde è Popolare”, attraverso i Convegni di Saint Vincent e Assisi e poi la trasformazione dell’Associazione nel Partito politico “Verde è Popolare”. Quali sono le ragioni di questa novità politica?
La tradizione del popolarismo cattolico parte nel dopoguerra dall’impostazione laica di Alcide De Gasperi ed è stata il pilastro del sistema che ha retto la Prima repubblica. Dopo la diaspora dei democristiani, avvenuta con la scomparsa dello scudo crociato, il popolarismo ha stentato a ritrovare una sua nuova e forte identità. Di fronte alla persistenza di un populismo massimalistico e demagogico, la ripresa del vero popolarismo è sembrata a Rotondi e agli altri due Fondatori promotori: Paola Balducci e Tommaso Marvasi un’iniziativa necessaria per riequilibrare il sistema politico italiano e considerare il popolo un fine dell’azione politica e non un mezzo per prendere voti. Ad oggi, l’unica cultura interamente basata sul rapporto fecondo e incontestabile fra ambiente, persona e comunità è quella cristiana, senza disconoscere i contributi di altre culture e fedi, ma avvertendone i limiti propri sulla difficile soglia fra materia e spirito, fra immanente ed eterno.
Universale e senza tempo è il legame fra ambiente e diritti essenziali, alla salute, al lavoro alla cittadinanza e perciò sarebbe sterile una politica che, pur declinando questi diritti, sia priva di un forte respiro etico, suscitatore di passione civile.
Qual è la Mission di “Verde è Popolare? Dal dibattito congressuale è stato confermato che l’ambiente è una sfida di sviluppo e di lavoro che deve tener conto delle diseguaglianze sociali e deve avere priorità assoluta nell’agenda dei governi. Verde è Popolare, quindi, intende riscoprire il versante che lega tradizioni testimonianze e prassi politica del popolarismo degli antesignani: Don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi, con gli obiettivi degli ambientalisti, dei Verdi, ispirati cristianamente dalla Laudato Sì, di tutelare l’ambiente, di avere cura del Creato, mai dimenticando la centralità e i diritti della persona, ivi compreso quello dello sviluppo per il miglioramento del Bene comune.
Paola Balducci, giurista, già eletta al Senato e capogruppo dei Verdi in Commissione Giustizia ha confermato che: “Si tratta di un’esperienza nuova che intende collocarsi né a destra, né a sinistra, ma in quel vuoto che da troppo si aspetta di una connotazione diciamo ecologista, in grado davvero di comprendere tutti quelli che intendono far parte di quest’anima”.
Dunque, un ambiente da gestire con risolutezza e responsabilità nei principi e nelle azioni, facendone sempre il segno di una contiguità e non di una dicotomia fra sviluppo economico, valorizzazione degli aspetti produttivi del territorio e valorizzazione dell’ambiente. Quindi i Popolari potranno intravedere in Verde è Popolare una coerenza negli obiettivi indicati con le indicazioni di Papa Francesco: “Come cristiani vogliamo offrire il nostro contributo al superamento della crisi ecologica che l’umanità sta vivendo. Per questo dobbiamo prima di tutto attingere dal nostro ricco patrimonio spirituale le motivazioni che alimentano la passione per la cura del creato” Lettera di Papa Francesco per l’istituzione della “giornata mondiale di preghiera per la cura del creato” – 1° settembre)
Verde è Popolare, in un momento in cui la politica è un oggettivamente in crisi, vorrebbe creare uno spazio politico in grado di congiungere numerose anime che siano indirizzate al tema dell’ambiente per sapere coniugare il progresso e lo sviluppo con la tutela ambientale.
Nel nuovo soggetto politico ognuno degli aderenti ha una storia politica e di provenienza: dai Verdi e dai Popolari, ma ciò non impedisce di lavorare su programmi comuni per guardare avanti e non indietro. Le etichette non possono essere dei muri e l’intento di tutti è di ritrovare una condivisione negli obiettivi del Progetto così maggiori saranno le possibilità di avere risultati eccellenti.
Qual è il programma del partito Verde è Popolare? Dal dibattito è emerso che vuol essere all’insegna della concretezza. Due esempi. “Rottamare l’edilizia pubblica e privata vecchia ma non storica e ricostruire edifici ecocompatibili con un’urbanistica moderna e a dimensione umana “spiega, uno dei fondatori di “Verde è Popolare”, Giampiero Catone che aggiunge: “Riformulare la legge 285 del 1977 per incentivare l’occupazione giovanile, creando circa un milione di nuovi posti di lavoro”
Inoltre servirà una concreta politica di attenzione alle necessità dei Territori e quindi interventi urgenti per sopperire alle disattenzioni che hanno favorito il degrado di vaste zone del Paese come hanno denunciato i Delegati delle terre dei Fuochi in Campania e a Taranto dove è ormai insopportabile il perdurare del dilemma tra Diritto al Lavoro e diritto alla Salute. Per questi motivi il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) va rivisto in questa nuova ottica.
I Delegati del Congresso hanno eletto all’unanimità: Presidente del Partito Verde è Popolare l’on. Gianfranco Rotondi; Portavoce sen. Paola Balducci ; Tesoriere Avv. Tommaso Marvasi; Presidente dei Revisori dei Conti Prof. Salvatore Saccone; Presidente del Collegio Probiviri Prof. Antonino Giannone.
Come informativa ai lettori indichiamo i riferimenti di Verde è Popolare: Via di Santa Chiara, 61 -00186 ROMA- Email: info@verdeepopolare.it -Phone: +39 327.068.70.22
È di buon auspicio, pubblicare, questo annuncio sulla nascita di Verde è Popolare nell’anniversario della nascita (3 Aprile 1881) di Alcide De Gaperi, il grande statista democristiano, uno dei padri dell’Italia repubblicana. Ricordiamo Alcide De Gasperi, sempre con gratitudine, e lo indichiamo ai Millennials perché si sappiano ispirare alla sua testimonianza di vita per servire la politica con passione civile, entusiasmo e spirito di servizi, così come indichiamo ai Millennials Papa Francesco con il Suo insegnamento magistrale, che ha più volte invitato i giovani dell’Azione Cattolica, e non solo, a servire la Politica per il loro futuro.
Ci auguriamo che Verde è Popolare, come è stato dichiarato nel 1° Congresso, sappia portare avanti l’insegnamento etico, culturale e politico di queste due grandi personalità del mondo cristiano, che hanno speso i loro talenti per il Bene comune dell’Umanità.
Antonino Giannone, Prof. Leadership and Ethics. Master’s Degree Courses in Business Management