La voce degli ultimi

venerdì 15 Novembre 2024
5.9 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

venerdì 15 Novembre 2024

Il potere benefico degli abbracci

La Giornata mondiale dell'abbraccio, il 21 gennaio, è nata nel 1986 grazie all'iniziativa reverendo Kevin Zaborny

Abbassano la pressione sanguigna, rafforzano le difese immunitarie e aiutano le funzioni cerebrali, attenuando l’ansia e rinforzando l’autostima. Sono tanti i benefici degli abbracci, specie se protratti e quotidiani.

L’importanza del gesto

A tornare sull’argomento, in vista della Giornata mondiale dell’abbraccio, domenica 21 gennaio, Emi Bondi, presidente della Società Italiana di Psichiatria e direttore del dipartimento di salute mentale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Nell’intervista rilasciata a “Caffé & Psichiatria”, canale tematico YouTube di “Psychiatry on line Italia”, nato in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria (SIP), Bondi ha sottolineato il significato e l’importanza di un gesto così semplice e significativo per il nostro benessere. “L’abbraccio sottintende due cose: la prima è il contatto fisico, l’altro aspetto è quello dell’accoglimento dell’altro – spiega -. Abbracciarsi significa avere la sicurezza che qualcuno si prende cura di te. Si abbraccia per consolare e per calmare, per esprimere la gioia di vedersi e quando ci si congeda da una persona l’abbraccio significa, come lo è anche quello della mamma, vai e cammina nel mondo, sapendo che ci sono. Questo è rassicurante. Non si deve trascurare la fisicità dei rapporti, un abbraccio vale quanto le parole. Fa parte del linguaggio del corpo ed è altrettanto importante di quello verbale“.

La data

A ricordarcelo ogni anno, la giornata mondiale dell’abbraccio, nata negli USA nel 1986 grazie ad un’iniziativa del reverendo Kevin Zaborny, con l’obiettivo primario di alleviare la tristezza percepita nel mese di gennaio e sottolineare così l’importanza dello scambio.

Lo studio

Diversi gli studi a sostegno del loro potere rassicurante e benefico. Un gruppo di ricercatori della Carnegie Mellon University, invitando un campione di 400 adulti ad abbracciarsi giornalmente per due settimane ed esponendoli a un virus respiratorio, ha scoperto per esempio che più ne ricevevano, minore era il rischio di infezione. Ma come garantirci la giusta dose di abbracci quotidiana? I ricercatori non hanno dubbi, basta praticare sport di contatto, farsi fare un massaggio, accarezzare noi per primi un animale domestico o semplicemente abbracciare noi stessi più frequentemente.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario