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Pavel: “Le incertezze degli alleati danneggiano l’Ucraina”

Pavel: "Noi europei non abbiamo altra scelta che dare all'Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per poter ripristinare la sua sovranità e il controllo dei suoi confini"

La guerra in Ucraina giunge al giorno 642. Il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel, ex dirigente Nato ha parlato della situazione in Ucraina: “Le incertezze degli alleati danneggiano l’Ucraina. L’inverno darà alla Russia il tempo di ricostituirsi”.

Pavel: “Le incertezze degli alleati danneggiano l’Ucraina”

“Oggi nel mio ruolo devo vedere la situazione non solo dal punto di vista del campo di battaglia, ma piuttosto da quello dei principi. E noi non abbiamo altra scelta che dare all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per poter ripristinare la sua sovranità e il controllo dei suoi confini”. Lo dichiara al Corriere della Sera il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel, ex dirigente Nato. “Sappiamo che l’unico linguaggio che la Russia capisce è quello della forza – aggiunge – Bisognerà anche, ovviamente, arrivare a una fase in cui sia possibile discutere con Mosca, ma ciò deve avvenire nella cornice delle leggi internazionali”.

“Le controffensive sono costose, impegnative, richiedono tempo – dice ancora – L’anno prossimo ci saranno le elezioni in Russia, negli Stati Uniti e potenzialmente anche a Kiev, e questo inverno sarà estremamente difficile perché una grossa parte delle infrastrutture ucraine è stata distrutta. Sarà dura per la popolazione, e con le esitazioni da parte dei Paesi che ora sostengono l’Ucraina, il senso di frustrazione crescerà”.

Pavel: “L’inverno darà alla Russia il tempo di ricostituirsi”

“L’inverno – prosegue – darà alla Russia il tempo di ricostituirsi. Se non teniamo alto il nostro sostegno all’Ucraina, il prossimo anno potrebbe essere ancora più favorevole a Mosca. Le nostre consegne di equipaggiamento militare non sono sufficienti. Non abbiamo mantenuto le nostre promesse di fornire loro munizioni per l’artiglieria, l’addestramento per gli F-16 non procede alla velocità con cui dovrebbe. L’Ucraina si aspettava di ricevere i tedeschi Taurus, ma Berlino non ha ancora deciso. Questo crea uno squilibrio nelle consegne e l’incertezza non è una buona base per la pianificazione militare”.

Fonte: Ansa

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