Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini in occasione del Giubileo 2025 con un piano di sicurezza senza precedenti. Le forze dell’ordine hanno elaborato un dispositivo di sicurezza che coprirà l’intero anno giubilare, con un focus particolare sui luoghi di culto e sulle aree più frequentate dai turisti. Il piano prevede un potenziamento delle pattuglie, l’installazione di sistemi di sorveglianza e la collaborazione con le forze armate
La Questura di Roma vara il piano sicurezza per il Giubileo
È pronto il piano di sicurezza per il prossimo Giubileo del 2025, contenuto in un’ordinanza di servizio in materia di ordine e sicurezza pubblica del Questore di Roma. La pianificazione è il frutto di numerosi momenti di condivisione nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Roma e di approfondimenti tematici nei tavoli tecnici tenuti in Questura negli ultimi due mesi. È un documento di circa 150 pagine che disciplina la pianificazione dei profili che interesseranno la Capitale durante tutto il periodo giubilare. Ad oggi sono censiti 62 macro eventi rilevanti sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica nella Capitale.
Le aree interessate dal monitoraggio
“Accoglienza, cortesia e rigore” saranno le parole chiave da cui muoverà la macchina della sicurezza. L’attenzione si concentrerà a partire dalle aree più periferiche, fino a raggiungere il cuore della città. Grazie ai rinforzi assicurati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza sarà potenziato il dispositivo di controllo del territorio nell’arco dell’intero anno, con pattuglie dedicate, alle quali sarà affidato il controllo delle aree a ridosso delle basiliche giubilari. Nel centro storico, il cd. Tridente, sono state disegnate tre direttrici che vedranno equipaggi impegnati per la tutela dei pellegrini ed allo stesso tempo dei turisti. A disposizione dei pellegrini ci saranno gli Uffici mobili della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri s dislocati in diversi punti della città e dei siti giubilari, tra cui piazza Pia, piazza Risorgimento, piazza di Spagna, nonché presso la Basilica di S. Paolo fuori le Mura e presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano.
Presidi e dispositivi di sicurezza
Attraverso il potenziamento dell’operazione Strade Sicure i militari dell’Esercito italiano assicureranno un presidio fisso delle stazioni metropolitane, in particolare di quelle comunicanti con le basiliche giubilari, nonché i siti a maggiore attrazione turistica per la vicinanza con siti culturali. Per ogni appuntamento giubilare sarà pianificato e messo a punto un dedicato dispositivo di sicurezza che si articolerà nella tripartizione delle aree interessate in diverse zone, rispettivamente l’area di rispetto, l’area riservata e l’area di massima sicurezza, ciascuna caratterizzata da un crescente gradiente securitario e da corrispondenti controlli. Il piano di sicurezza, in base al profilo dei singoli appuntamenti, sarà poi integrato dal dispiegamento di assetti speciali, tra i quali sia i reparti specialistici della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, anche con l’orizzonte rivolto alla prevenzione della minaccia terroristica, sia mediante l’istallazione di postazioni anti-drone a cura dei competenti comparti delle forze armate. Al Centro per la sicurezza cibernetica sarà invece affidata la tutela “virtuale” dei singoli eventi e delle infrastrutture informatiche strategiche del Paese, anche in stretto raccordo con il CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della Polizia postale.
Il ruolo dei Volontari
Particolare attenzione ovviamente per il Giubileo dei giovani, che si svolgerà, come noto, a Tor vergata nel periodo estivo. Non sarà trascurata, poi, la vigilanza del Tevere, che sarà affidata alla Polizia fluviale della Questura capitolina, con il concorso dei natanti della Guardia di Finanza. A completare la macchina della sicurezza si inserisce poi numerosi volontari rappresentati da molteplici enti che vanno dall’Opera romana pellegrinaggi, all’Unitalsi, fino alle associazioni del terzo settore facenti capo all’Arma dei carabinieri ed alla Polizia di Stato, che concorreranno nei servizi offrendo un valido aiuto ai pellegrini che raggiungeranno le mete giubilari, all’insegna di una cultura e di un impegno civico da sempre prezioso per l’intera collettività.