La voce degli ultimi

venerdì 27 Dicembre 2024
8.6 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

venerdì 27 Dicembre 2024

Dal G20 sfide e soluzioni per la conservazione degli oceani

Il gruppo Oceani 20 (O20), nato nel 2022 e recentemente istituzionalizzato con la presidenza brasiliana del G20, si riunisce per discutere come conciliare gli interessi economici e la protezione degli oceani nel contesto dei cambiamenti climatici

Il gruppo Oceani 20 (O20) si riunisce per discutere su come armonizzare gli interessi economici con la conservazione degli oceani di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici. Questa iniziativa, iniziata nel 2022 e ora istituzionalizzata sotto la presidenza brasiliana del G20, mira a preparare proposte per i prossimi vertici internazionali.

La salute degli oceani per la prima volta nell’agenda del G20

Armonizzare gli interessi economici e la conservazione degli oceani di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici, è uno dei temi a cui lavora il gruppo di approfondimento Oceani 20 (O20), che si riunisce oggi per preparare proposte in vista del vertice O20 di settembre e del summit G20 di novembre, che si terranno entrambi a Rio de Janeiro. Le discussioni dell’O20 sono iniziate nel 2022, in Indonesia, e sono culminate con l’istituzionalizzazione del gruppo quest’anno, con la presidenza brasiliana del G20. Il gruppo è coordinato dalla Cattedra Unesco per la sostenibilità degli oceani in collaborazione con il Global Compact delle Nazioni Unite, il Forum economico mondiale, il Fondo brasiliano per la biodiversità, l’Istituto nazionale per la ricerca oceanica e la Woods Hole Oceanographic Institution, oltre a numerosi altri partner.

Dal G20 sfide e soluzioni per la conservazione degli oceani

Secondo Alexander Turra, professore presso l’Istituto Oceanografico dell’Università di San Paolo e coordinatore della Cattedra Unesco, nel sottolineare l’ingresso della tematica, per la prima volta, nell’agenda del G20 spiega: “L’oceano è una via di trasporto per il 90% del commercio mondiale, la spina dorsale di Internet (con i cavi sottomarini) e genera più di 3 miliardi di posti di lavoro. Se l’oceano fosse un Paese, sarebbe la settima economia mondiale. Pertanto, ogni decisione presa dai membri del G20 avrà un grande impatto e contiamo sulla comunità oceano-clima per costruire collettivamente l’oceano che vogliamo, data l’attuale emergenza climatica”.

Fonte: Ansa

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario