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Argentina: il piano di “grande austerità” di Milei

Il presidente argentino Javier Milei ha concluso il Forum economico Llao Llao 2024 a San Carlos de Bariloche, vantandosi di aver realizzato "il più grande aggiustamento fiscale dell'umanità"

Il presidente argentino Javier Milei ha concluso il Forum economico Llao Llao 2024 a San Carlos de Bariloche, illustrando il lavoro svolto dal suo insediamento alla Casa Rosada, affermando di aver realizzato “il più grande aggiustamento fiscale dell’umanità”. Ha criticato l’economia dirigista, sottolineando che il 15% del PIL prima destinato al deficit fiscale ora viene reinvestito nel settore privato per stimolare gli investimenti produttivi. Ha citato la transizione da un’economia iper-socialista a una di mercato come fonte di sfide e ha espresso l’obiettivo di una profonda rivoluzione liberale per il futuro dell’Argentina.

Milei: “In Argentina realizzato un grande piano di austerità”

Chiudendo ieri sera a San Carlos de Bariloche il Forum economico Llao Llao 2024 davanti al ‘gotha’ imprenditoriale argentino ed ai presidenti di Uruguay e Paraguay (Luis Lacalle Pou e Santiago Peña), il presidente argentino Javier Milei ha illustrato il lavoro fatto dal suo insediamento alla Casa Rosada il 10 dicembre scorso, vantandosi fra l’altro di avere realizzato “il più grande aggiustamento fiscale dell’umanità”. Come ripetutamente dichiarato in passato, il capo dello Stato ha sottolineato di aver “ereditato le peggiori crisi della storia”, con un’inflazione altissima che viaggiava verso una iperinflazione fuori controllo, aggiungendo di “non credere in una economia dirigista”.

In questo ambito, ha sottolineato che “il 15% del Pil che prima veniva addebitato al deficit fiscale, e che serviva per attività parassitarie, ora ritorna al settore privato per investimenti produttivi”, avvertendo che “coloro che hanno il potere di far avanzare l’Argentina sono gli imprenditori e le imprenditrici”. Alludendo quindi alla precedente amministrazione peronista di centro-sinistra, Milei ha osservato che “quando si passa da un’economia iper-socialista a un’economia di mercato si possono avere ulteriori problemi tipici di questa transizione”. E ha concluso: “In futuro non mi accontenterò di essere come la Germania, voglio essere come l’Irlanda. Voglio una profonda rivoluzione liberale”.

Fonte: Ansa

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