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Stato e Chiesa, la brutta figura

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โ€œPecore senza pastoreโ€, cittadini senza rappresentanti. Una marea umana รจ scesa in piazza il 20 giugno. Eโ€™ la prima volta che un popolo si muove da solo, autoconvocandosi per difendere il futuro dellโ€™umanitร : i figli.

Se qualunque altro soggetto avesse realizzato unโ€™impresa simile, i media si sarebbero scatenati per lunghe giornate a darne notizia. Ma questa volta ad aggregarsi erano persone spinte da una profonda convinzione sui valori e sui principi. Temi poco amati dal mondo della comunicazione.

Quasi tutte le tv nazionali fino allโ€™ultimo momento hanno cercato con slalom giganti di evitare la notizia. Ma il boicottaggio non รจ riuscito del tutto, stavolta i famosi โ€œgufiโ€ evocati ultimamente non hanno funzionato. La moltitudine dei presenti ha impedito lโ€™assordante silenzio ormai piรน rumoroso di una diretta televisiva.

Una partecipazione di massa organizzata in poco tempo, senza lโ€™appoggio della politica, senza la benedizione della Cei, senza lโ€™adesione di tutti i movimenti laicali, con i media bloccati.

Eppure lโ€™Italia ha dimostrato di non essere disinteressata a difendere i valori fondanti della propria societร ; un Paese composto da famiglie che quando si sentono attaccate nelle fondamenta dei propri diritti sanno come farsi sentire. Anche se โ€“ bisogna pur dirlo โ€“ per rivendicare lโ€™importanza dei valori nel Belpaese รจ servito lo spagnolo Kiko Argรผello.

Chissร  se qualcuno ha compreso che quella folla potrebbe far parte di quel 50 % di connazionali che non va piรน a votare. Inaspettatamente comparsi, lasciando storditi sondaggisti ed esponenti del governo.

Provvidenzialmente questa aggregazione di popolo potrebbe offrire il destro al premier, qualora lo volesse, per fermare lโ€™iter di nuove leggi sui temi sensibili. Collezionare altri scontenti sarebbe politicamente autolesionistico.

Eโ€™ legittima una legge che tuteli i conviventi dello stesso sesso, dando diritti legali e affettivi che una coabitazione di anni fa maturare, contro ogni discriminazione di tipo sessuale (concetto peraltro giร  esplicitato dallโ€™Art. 3 della Costituzione); ma la famiglia รจ unโ€™altra cosa.

Lโ€™errore di certe lobby che propugnavano la teoria gender, รจ stato quello di usare un linguaggio estremizzato. Una scelta controproducente per i fini che si erano prefissate. Dal trattare i temi sui diritti civili si รจ arrivati a parlare di matrimonio e adozioni; distinguendo il concetto di famiglia tra tradizionale e altro. Una posizione che non รจ stata premiante.

I toni esasperati โ€“ da una parte e dallโ€™altra โ€“ evidenziano lโ€™incapacitร  di dialogare. Ognuno arroccato sulle proprie posizioni. Un modus operandi comune a tutti i livelli.

Ecco perchรฉ le famiglie sono state lasciate sole; una manifestazione molto popolare ma poco istituzionale. Diciamocelo pure, Stato e Chiesa non hanno fatto una bella figuraโ€ฆ

 

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