Non è passato molto tempo dalla sua canonizzazione, ma l’intensa opera assistenziale di Madre Teresa di Calcutta, prerogativa cardine della sua vita, costituisce ormai da decenni il più fervido esempio di come una coniugazione tra fede, carità e medicina sia realmente possibile. Tre aspetti, questi, legati tra loro molto più di quanto si pensi, poiché parte di un’unica grande missione.
“Spesso queste tre dimensioni sono affrontate separatamente o ritenute addirittura inconciliabili, mentre una visione autentica dell’essere umano e della sua esperienza della malattia esige che siano declinate sempre in modo unitario e armonico”. Così, attraverso un comunicato stampa ufficiale, si è espresso mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Le sue parole, rappresentano un’introduzione al meeting di riflessione che, il 5 dicembre, affronta il tema “Fede, scienza e carità – Madre Teresa e l’Università Cattolica”.
Un rapporto evidentemente ben chiaro alla missionaria albanese, che seppe incarnare in sé la perfetta conciliazione tra lo spirito cristiano della carità e la forza di volontà necessaria all’assistenza medica. Nel 1981, come riconoscimento al valore spirituale della sua opera, l’allora rettore dell’Università Cattolica, Giuseppe Lazzati, le conferì una laurea honoris causa in Medicina e chirurgia, a fronte del suo perpetuo impegno medico, perennemente ispirato da una fede incrollabile, rimarcando la speciale relazione che sempre legò la religiosa all’ateneo.
Sulla vita e le missioni della santa, il 21 novembre scorso era già stata inaugurata la mostra fotografica “Madre Teresa – Vita, spiritualità e messaggio”, un percorso espositivo posto a testimonianza della sua esistenza condotta tra gli ultimi, curando le ferite del corpo e del cuore. Questo incontro, destinato, in particolar modo, agli studenti specializzandi della Facoltà di Medicina e chirurgia, rappresenta, in un certo senso, una continuazione del discorso intrapreso dalla retrospettiva: mostrare i tratti più importanti della vita della religiosa, dall’intimità della preghiera, ai continui gesti di consacrazione verso il prossimo.
Il meeting di riflessione, organizzato all’interno dell’Aula Brasca del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, si avvale della partecipazione di illustri personalità del mondo ecclesiale, come il cardinale Angelo Comastri, e del mondo accademico. Tra i relatori, infatti, Antonio Gasbarrini, ordinario di Patologia speciale medica e Semeiotica medica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Paola Ricci Sindoni, ordinario di Filosofia morale dell’Università degli studi di Messina.
“Questa iniziativa – ha sottolineato ancora mons. Giuliodori – vuole fare memoria di un particolare legame dell’ateneo con Madre Teresa di Calcutta, ma soprattutto intende offrire un qualificato momento di riflessione a più voci sul rapporto tra fede, scienza e carità”.