Alla luce dei numerosi conflitti che stanno divampando nel mondo, ultimo in ordine di tempo quello in Siria, è fondamentale che, ognuno di noi, si adoperi per diffondere una cultura della pace ad ogni latitudine e in ogni fascia d’età. Ciò deve essere fatto, in particolare, partendo da dei progetti in grado di mettere al centro il dialogo interreligioso e la fraternità, sull’esempio che ci ha donato San Francesco d’Assisi. In particolare, per questa finalità, il ruolo dei cristiani, soprattutto in considerazione dell’attuale contesto internazionale, devono essere portatori di pace in prima persona, spronando gli enti internazionali e nazionali che operano ai diversi livelli istituzionali, esortandoli alla diplomazia e non a guerre fratricide.
Civiltà dell’Amore, fin dalla sua fondazione, è impegnata su diversi versanti per la promozione della pace a 360 gradi. In particolare, ad oggi, partendo dall’Europa e dall’esempio di dialogo e spirito fraterno che, i padri fondatori, ci hanno donato dopo l’immane tragedia della Seconda guerra mondiale, siamo impegnati in un’opera di sensibilizzazione sull’importanza del disarmo e della pace, partendo proprio dalle nostre radici cristiane e dall’intento di evitare che, quella che Papa Francesco ha definito in più occasioni “Terza guerra mondiale a pezzi”, possa peggiorare ulteriormente, mietendo ulteriori vittime innocenti.
In questo periodo storico molto difficile quindi, a tutti noi, serve il coraggio di fare la pace attraverso la promozione della diplomazia in ogni luogo. A tal proposito, il disarmo, costituisce la prima tappa verso un avvenire di pace a cui, ogni governante e cittadino, deve tendere senza alcuna esitazione o tentennamento. Bisogna andare avanti con lo spirito donatoci da San Francesco d’Assisi, con l’obiettivo di portare avanti dei dialoghi tra i diversi Paesi, evitando ulteriori sofferenze alla popolazione innocente e garantendo un avvenire di pace a tutta l’umanità.