È appena passato il 2020, anno per molti da dimenticare e per tanti da cancellare per il male che ha portato. Il vedersi un proprio caro entrare in un’ambulanza per poi non poterlo neanche più riabbracciare, lo strazio di perdere un giovane figlio o sposo sempre a causa del Covid e spegnersi tutti i progetti sognati insieme. La pandemia ha destabilizzato tutti i rapporti umani, reso insicura l’umanità nei modi di vivere, interagire e socializzare, nelle attività didattiche e lavorative.
Sicuramente più di qualcuno ci avrà anche guadagnato da questa sciagura individuale e collettiva, (vogliamo credere in modo legittimo e onesto)anche se stiamo purtroppo ascoltando dalle cronache come le varie mafie, da avvoltoi senza scrupoli, si avventano sulle loro prede, aggiungendo drammi al dramma.
Anche la Chiesa Cattolica è stata duramente provata, impegnata com’è a stare accanto ai più deboli, nonostante le tante limitazioni. Abbiamo visto persone esemplari, eroi della porta accanto che ci hanno commosso, per non parlare dei tanti operatori sanitari che hanno sacrificato anche le proprie famiglie e rischiato in prima persona per soccorrere gli ammalati.
Da questa pandemia abbiamo imparato cosi tanto, specialmente la preziosità di quella libertà nel rapportarsi e nel poter socializzare: insomma la gioia dell’abbraccio e dei volti sorridenti che il 2020 ci ha rubato. Il 2021 si apre nella speranza di una luce in fondo al tunnel.
In Terris proseguirà la sua opera sociale di racconto e testimonianza, senza tacere le preoccupazioni e le zone oscure che continuano a rendere fragile la nostra traversata nel deserto della pandemia. L’auspicio è che evangelicamente, fede e ragione (fides et ratio) si uniscano per ridare l’umanità fuori da una delle epoche più dolorose che si ricordino. Il nostro augurio è che la rinascita spirituale e sociale possa restituirci un mondo migliorato dall’esigenza di condividere percorsi di solidarietà e integrazione.
Uno dei saluti più belli e antichi che è stato rivolto lungo i secoli ai pellegrini in cammino verso il Santo Sepolcro (“la Madonna ti accompagni”) riecheggi forte nei nostri cuori nel giorno in cui si celebrano la Maternità di Maria e la Giornata mondiale della Pace.