Migliaia di persone sono partite dall'Honduras e stanno cercando di raggiungere a piedi gli Stati Uniti. Contro l'arrivo di queste carovane di migranti, il presidente Trump ha predisposto l'invio di 5200 soldati al confine con il Messico.
Il lavoro dei volontari
La diocesi di El Paso, la città del Texas più vicina alla frontiera, ha scelto invece di accogliere i rifugiati honduregni offrendo loro una sistemazione temporanea e fornendo vestiti e cibo. Monsignor Mark Joseph Seitz, vescovo di El Paso, ha rivendicato con orgoglio il lavoro dei volontari della sua diocesi in favore dell'accoglienza dei migranti: “Sappiamo di essere i primi volti veramente sorridenti che incontrano. Le prime persone che gli dicono; 'Come possiamo aiutare?'”. Il presule ha fatto riferimento alla condizione di necessità da cui arrivano i rifugiati: “Provengono da situazioni inimmaginabili nel loro Paese, altrimenti non raccoglierebbero tutto ciò che hanno per partire”. Il vescovo Seitz ha detto che i migranti sono fratelli che devono essere accolti come tali: “Queste persone hanno pari dignità umana, non sono esseri alieni provenienti da un altro pianeta; sono esseri umani e quindi fratelli e sorelle“.
Una diocesi aperta all'accoglienza
Già in passato, il titolare della diocesi texana si era espresso criticamente nei confronti delle politiche migratorie annunciate dal presidente Trump. Parlando dell'inasprimento ai confini con il Messico, il presule aveva dichiarato: “Le nostre comunità da diverse settimane stanno assistendo ad azioni, al confine con la città gemella di Ciudad Juárez in Messico, che stanno turbando la coscienza cristiana”. Secondo monsignor Seitz lo scenario di queste settimane sarebbe poco edificante: “Vediamo – aveva detto il vescovo – i ponti che uniscono le nostre città trasformarsi in cancelli d'acciaio mentre udiamo il pianto dei bambini separati dalle madri e dai padri e assistiamo alla trasformazione del porto di Tornillo in un campo profughi per minori. Perché?”. Nei migranti che i volontari della diocesi texana stanno accogliendo, secondo il parere di monsignor Seitz, i fedeli dovrebbero vedere Cristo che bussa alla loro porta“.