L’inchiesta che ha preso avvio dalla presunta setta degli orrori di Montepulciano è giunta fino a Volterra, dove presso un agriturismo sembra si sia consumata, ai danni di una ragazza, una violenza sessuale a bordo piscina di fronte agli occhi pietrificati di più testimoni. A darne notizia è il quotidiano La Nazione.
Le indagini
Partite dalla segnalazione di una madre preoccupata per il figlio che si era allontanato dalla famiglia, le indagini sono state condotte per ben due anni dalla mobile di Firenze sezione “anti sette”. Un presunto guru con la complicità della moglie, stando alle accuse, sarebbe riuscito per tre anni a soggiogare le menti di giovanissimi, attraverso un gioco perverso di torture e violenze.
I due coniugi, secondo le ipotesi investigative, usando la violenza e l’inganno, si sarebbero approfittati della situazione di particolare vulnerabilità delle loro vittime, riducendole in uno stato di soggezione. Sembra che siano diverse le persone entrate a far parte dell’associazione, la Nautilus Xenolid, “nata per lo sviluppo dell’energia positiva”, in cui gli adepti venivano indotti a frequentare corsi a pagamento con la promessa che li avrebbero aiutati a superare blocchi mentali e tabù, per poi obbligarli a subire rapporti sessuali.
È stata fondamentale per l’inchiesta anche la testimonianza di una mamma, preoccupata dal comportamento sfuggente e aggressivo della figlia. La donna, dopo aver scoperto che la figlia avrebbe fatto una donazione di 8.000 euro a favore dell’associazione, ha iniziato a indagare, mescolandosi tra gli adepti durante un incontro.
La coppia sembra propagandasse farneticanti teorie, facendo riferimento al film Matrix, non solo nel campo della psicoterapia, ma anche in quello della medicina, della psicoterapia. Un testimone ha detto: “Diceva che viviamo in un Matrix, siamo tutti robot manovrati da presenze ultraterrene. Diceva di essere l’uno, una cosa assoluta. Sosteneva di essere nato per liberare le persone dal Matrix e trasformarle in amore”. Le vittime venivano reclutate ovunque, soprattutto col passaparola.
Sembra che il primo passo per entrare a far parte dell’Associazione fosse frequentare un corso di formazione di 65 ore, alla modica cifra di 1.500 euro, in cui il presunto “santone” Andrea Paolini, proponeva la sua teoria secondo cui “l’anima è divisa in piccole altre anime che si trovano sia sulla terra che in altri pianeti”.
I fatti
Le violenze si sarebbero consumate durante convention organizzate in strutture ricettive del Senese, dell’Aretino e per ultimo a Volterra. La ragazza, che avrebbe subito la violenza sessuale a Volterra, sarebbe stata avvicinata in piscina dal Paolini, mentre le sussurrava all’orecchio che si trattava “di accelerare il percorso evolutivo”. Per il presunto “santone” Andrea Paolini, di 46 anni, sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per la moglie, Stefania Fabbro, una donna veneta di 50 anni, l’obbligo di dimora.
Perché i giovani cadano nelle mani di persone così pericolose?
Di solito, le vittime sono tutte persone fragili e insicure per diverse e infelici circostanze della vita, quali lutti o gravi traumi familiari, che vengono attirate con la promessa di guarire dal “mal di vivere” e poi, senza quasi rendersene conto, si trasformano in burattini nelle mani di questi esseri riprovevoli.
La promessa, in questo caso, era quella di aiutarli a “sviluppare l’energia positiva”. Parole vuote per manipolare le loro povere vittime. In realtà i loro obiettivi erano molto più bassi: spingerle a donare tutti i risparmi e a diventare oggetti sessuali.