In quasi un anno di pandemia, abitudini e priorità sono ormai cambiate. Diciamo pure stravolti. Tra didattica a distanza e smart working, la cosa più importante per oltre il 50% degli italiani è diventata la possibilità di avere più tempo per se stessi.
Altro cambiamento in vista riguarda lo shopping: il report ‘Lifestyle Survery’ sui consumi globali appena pubblicato da Euromonitor International descrive consumatori molto più attenti, con occhio maggiore per la convenienza e attratti dai prodotti per il tempo libero.
Si punterà dunque ad avere più cura delle ore libere comprando accessori per il giardinaggio, arredamento outdoor per crearsi piccoli-grandi spazi all’aria aperta, trascorrendo molto tempo in città; ed ancora acquisti per lo sport e per attività culturali e sociali all’aperto. Investimenti anche per gli spostamenti in bici o in scooter.
C’è poi un’altra tendenza, figlia della pandemia: si chiama “Phygital”, ossia un ibrido fra mondo fisico e virtuale per stare insieme come una pausa pranzo in video chiamata con una collega. Ci saranno sempre più strumenti digitali per praticare le attività quotidiane sia a casa, sia fuori.
Purtroppo però cresce anche lo shopping di bevande alcoliche, cibi spazzatura e video giochi. Stare in casa in maniera forzata può essere l’occasione per riprendere in mano la propria vita, il proprio tempo e soprattutto le proprie priorità. Guarda in faccia quello che sta accadendo in questi mesi potrebbe essere uno stimolo al cambiamento, ma c’è anche chi – spaventato o disorientato – vive con pessimismo e amarezza questo tempo, preferendo lasciarsi andare, sprecando il tempo.