Nasce nella sede del Palazzo arcivescovile di San Severino Marche un nuovo Polo museale allestito grazie a un progetto di rifunzionalizzazione deciso dalla Regione Marche. Le opere d’arte dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino, che sono attualmente in vari depositi, torneranno ad avere una casa e fruibili al pubblico. La notizia è stata data dall’arcivescovo mons. Francesco Massara e dal presidente della Regione, Luca Ceriscioli.
Il progetto
Il nuovo polo è stato reso possibile grazie ad un finanziamento europeo. La Commissione europea, infatti, ha approvato la modifica del Programma operativo regionale Marche Fesr 2014-20, nel quale è inserito il finanziamento. Il complesso architettonico di circa 2820 mq, disposti su cinque livelli e oggetto di risanamento conservativo e miglioramento sismico dopo il terremoto del 1997, non aveva subito danni significativi dall’ultimo sisma del 2016 e si presenta come sede ideale per allestire spazi funzionali nel rispetto dei criteri tecnico scientifici e degli standard museali. “Questa notizia per noi è segno di gioia e speranza – afferma Monsignor Massara – . Sarà il Museo della Rinascita, perché conterrà tutte le opere della diocesi, un patrimonio immenso e preziosissimo, purtroppo fortemente danneggiato dal sisma, che potrà essere conservato e che costituisce la storia e l’identità del nostro territorio”.
Gli interventi
L’idea progettuale si fonda sul riutilizzo dei locali a sede espositiva, non solo come raccolta delle numerose opere d’arte della zona che sono attualmente non visibili, ma anche una sede di laboratori di restauro delle opere – quadri, tavole, affreschi e sculture – che avevano subito danni. Gli interventi riguarderanno una attenta dislocazione delle diverse funzioni con conseguente predisposizione impiantistica e allestimento, in modo da realizzare ambienti idonei al ricovero/deposito delle opere d’arte, ambienti per la loro esposizione nonché ambienti per lo studio e la consultazione con particolare riferimento al patrimonio archivistico. Saranno altresì ricavati spazi per funzioni amministrative e ricettive e particolare attenzione sarà data alla creazione di ambienti multimediali necessari all’implementazione dell’offerta museale, anche con finalità di catalogazione e monitoraggio del patrimonio storico artistico.