La sua morte sarebbe avvenuta per un incendio che si è sviluppato all’interno dalla sua abitazione. Così il nostro connazionale Massimo Bevacqua sarebbe deceduto. L’uomo era professore all’università di Cartagine ed era residente nella cittadina di Sidi Bou Said, situata a circa 20 chilometri da Tunisi.
Ora la magistratura tunisina sta indagando sul caso, è stata disposta l’autopsia sul cadavere, ma le forze dell’ordine attribuiscono la sua morte all’incendio che si è sviluppato nella casa per motivi che sono ancora da chiarire.
Bevacqua era originario di Rossano, in provincia di Cosenza. Sono stati proprio i carabinieri del comando provinciale di Cosenza a informare la famiglia del decesso dell’uomo, dopo che l’ambasciata italiana a Tunisi aveva conferito all’Arma l’incarico.
Massimo Bevacqua era un noto arabista, aveva conseguito la sua laurea in lingue e letteratura orientali presso l’Università La sapienza di Roma. Nell’ateneo di Cartagine e all’Istituto italiano di cultura di Tunisi era professore di lingua italiana.
“Siamo sconvolti. Massimo Bevacqua era un collega di valore e una bravissima persona, non sappiamo cosa possa essere accaduto” ha commentato il prof. Klaus Ehrardt, coordinatore del corso universitario di Pesaro Studi (Facoltà di Lingue e cultura straniere dell’ateneo di Urbino) dove insegnava la vittima. La notizia della sua morte del professore. “Una nostra collaboratrice tunisina – ha ricordato Ehrardt – ha ricevuto una telefonata dalla Tunisia: qualcuno sarebbe entrato nell’abitazione di massimo, avrebbe messo tutto a soqquadro e poi ucciso il docente e dato fuoco alla casa. Ma le notizie sono confuse e frammentarie, non abbiamo alcuna conferma in proposito”.