Una fortissima esplosione ha scosso questa mattina il centro di Tunisi dove, secondo le primissime notizie riportate, un attentatore suicida si sarebbe fatto esplodere con un'autobomba nei pressi dell'ambasciata francese, a non molta distanza dal centro commerciale Palmarium (già al centro di un attacco nell'ottobre scorso). La deflagrazione sarebbe avvenuta dunque sulla trafficata Habib Bourguiba, dove si trovano alberghi, negozi e anche un frequentato teatro: secondo alcuni testimoni, l'autobomba avrebbe preso di mira un furgone della Polizia a circa cento metri dall'ambasciata, provocando diversi feriti, tra i quali due poliziotti e un civile. Inizialmente non si era parlato di vittime ma, solo pochi minuti dopo, uno dei poliziotti investiti dall'esplosione è deceduto, praticamente in contemporanea a un nuovo attentato, che ha colpito la centrale della polizia di al-Qarjani provocando, secondo Al-Jazeera, quattro feriti. In totale, i due attentati hanno provocato una vittima e 9 persone ferite fra poliziotti e civili. Un secondo agente delle Forze dell'ordine sarebbe dato in gravi condizioni.
Un incubo che ritorna
Al momento non si hanno notizie sulle responsabilità del duplice attentato, anche se la notizia delle due esplosioni, avvenute in pieno centro, ha fatto piombare la Tunisia nell'incubo del terrorismo, lo stesso che, sempre a Tunisi, il 18 marzo del 2015 si era materializzato nelle sale del Museo del Bardo, preso di mira da due terroristi armati di kalashnikov che, in pochi minuti, uccisero 24 persone (fra le quali 21 turisti). Appena tre mesi dopo, un altro mini-commando aprì il fuoco dal sulla spiaggia di Susa, mietendo 39 vittime, perlopiù turisti ospiti del resort di Sousse.
In aggiornamento