Notte di soccorsi in mare nel Mediterraneo. Un'imbarcazione con a bordo sessantasei tunisini è stata raggiunta da due motovedette al largo di Pantelleria, mentre il natante faceva rotta proprio verso l'isola. E mentre l'Italia chiede una “cellula di crisi” sui migranti attraverso una missiva inviata dal premier Giuseppe Conte all'Ue (nello specifico a Donald Tusk e Jean-Claude Juncker) un altro naufragio si consuma sulle coste dello Yemen.
Tunisini diretti a Trapani
I sessantasei tunisini soccorsi a largo di Pantelleria, sono stati trasferiti dal natante con il quale facevano rotta verso l'isola, su due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza dirette al porto di Trapani, dove dovrebbero arrivare nelle prossime ore.
Naufragio in Yemen
In contemporanea, una barca con a bordo 160 migranti africani, tra i quali donne e bambini, si è rovesciata al largo dello Yemen. A renderlo noto i funzionari della sicurezza yemenita, rimasti anonimi in quanto non autorizzati a parlare con la stampa. Al momento non è ancora chiaro se i migranti siano stati tratti in salvo. Di certo si sa che la barca era partita dalla Somalia e che a bordo vi erano 100 somali e 60 etiopi. Nonostante lo Yemen sia sconvolto dalla guerra, i migranti africani continuano ad arrivare nel Paese della penisola arabica dove non c'è un'autorità che possa impedirgli di viaggiare verso le nazioni più ricche del golfo.