Beni per 41 milioni di euro sono stati sequestrati dalla squadra mobile e dalla divisione polizia anticrimine della Questura di Catania a un imprenditore “ritenuto orbitante nell'area di influenza del clan Cappello”, organizzazione criminale e famiglia mafiosa legata alla stidda, originaria della provincia di Catania, che prende il nome dal boss Salvatore Cappello. Attiva in Sicilia, Campania e Calabria, annovera tra i capi storici, anche Giuseppe Salvo.
Il provvedimento
Il provvedimento del Tribunale, su richiesta della Dda della Procura, è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania e dispone il “sequestro di beni illecitamente conseguiti da soggetti gravitanti nell'area della cosca Cappello-Bonaccorsi” e riguarda beni mobili, immobili ed imprese, in forma individuale e societaria, inquadrati principalmente nel settore della grande distribuzione alimentare.
I supermercati
Il personale della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine della Questura di Catania, dando esecuzione al provvedimento, hanno sottoposto a sequestro l’intero patrimonio aziendale di una catena di supermercati a marchio Gm, 13 esercizi in tutto, presenti nell’area urbana di Catania e nella provincia etnea e facenti capo a Giuseppe Guglielmino.
I precedenti
Negli mesi scorsi erano state sequestrate anche le società di trasporti riconducibili a Mario Strano, che nel 2007 sembra sia passato dal clan dai Santapaola a quello dei Cappello-Bonaccorsi.