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Resta l’allerta a Genova, governo pronto a intervenire

[cml_media_alt id='11100']genova2[/cml_media_alt]Quella che stanno affrontando i cittadini liguri è una vera e propria lotta contro il tempo. Un tempo cattivo, che durante tutta la scorsa settimana è stato capace di distruggere strade, case e negozi di un’intera regione. Questa notte per Genova sono state ore più tranquille e i nubifragi, piuttosto deboli, hanno lasciato un po’ di respiro. Ma lo stato d’allerta deve restare lì, immobile fino alla mezzanotte di domani: il cielo è tornato plumbeo e per le strade soffia un forte vento di scirocco.
E si continua a spalare fango sotto la pioggia: la città è paralizzata e molte zone sono state chiuse al traffico, sia automobilistico sia ferroviario. Il torrente Stura, uno dei principali corsi d’acqua dell’entroterra genovese, ha superato i livelli di guardia e sta allagando svariati punti della strada provinciale. Carabinieri e Vigili del Fuoco stanno presidiando i punti più critici e provano a raggiungere abitazioni ed esercizi commerciali maggiormente a rischio.

E nel frattempo cittadini ed esercenti continuano a manifestare la propria rabbia nei confronti di Marco Doria, sindaco di Genova: c’è chi lo accusa per non esser riuscito a gestire il grande problema del capoluogo ligure e chi reclama le sue dimissioni: “A dimettermi posso anche pensarci – ribatte lui – e lo farei subito, se fossi sicuro che le mie dimissioni accelerassero le procedure per gli interventi”.
Intanto, mentre l’amministrazione ha sospeso il pagamento di Tasi, Tari ed Imu per tutti gli alluvionati, il governo annuncia lo stanziamento di 2 miliardi fino ad ora non spesi a causa di “ritardi burocratici”: “Vedo i ragazzi che spalano il fango dalle strade e a loro va il mio grazie – scrive Renzi su Facebook – userò la stessa determinazione per spazzare via il fango dalla mala burocrazia”. Quello di cui parla il premier è il grande lavoro degli “Angeli del Fango”, le centinaia di volontari, soprattutto giovani, impegnati da due giorni nell’aiutare i cittadini liguri.

E mentre 200 uomini dell’esercito si sono già uniti agli Angeli, altre 430 sono pronti a partire, ma arriveranno solo se ci sarà una richiesta da parte del comitato di coordinamento dei soccorsi. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Roberta Pinotti, al termine di una riunione del Comitato per il coordinamento dei soccorsi che si è svolto in Prefettura a Genova: “Non appena la Regione avrà completato la ricognizione dei danni – ha spiegato il ministro – avanzerà la richiesta dello stato d’emergenza e nel primo Consiglio dei Ministri utile la approveremo”. Tra i presenti in Prefettura anche il ministro dell’Ambiente Galletti, che ha rassicurato sulla presenza nello Sblocca Italia di 110 milioni di euro destinati a interventi urgenti nelle aree metropolitane: una parte di questi, ha sottolineato, verranno destinati alla Liguria e in particolare a Genova.

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