Non accennano a fermarsi le violenze in Pakistan. La scorsa settimana il Paese asiatico è stato teatro di vicende drammatiche. Prima una coppia di cristiani massacrata e bruciata, poi un detenuto ucciso in cella da un poliziotto per blasfemia, infine il ritrovamento in una discarica del corpo di una bimba di 7 anni scomparsa da più di una settimana.
Oggi una nuova morte. A rimanere sul terreno è stato un comandante talebano, Abu Jindal, ucciso in un bombardamento dell’esercito nella Khyber Agency, nel nord ovest del Pakistan. A darne notizia è stato lo stesso gruppo integralista. In un messaggio al quotidiano The Dawn, il portavoce Tehreek-i-Taliban Jamaatul Ahrar (che si è separato dal Ttp) ha detto che il capo della Mohmand Agency, che guidava 50 militanti, è stato ammazzato in un raid nella valle di Tirah.