I flussi di migranti nel Canale di Sicilia non si fermano e i militari coinvolti nell’operazione Mare Nostrum, a un mese da quella che sarà forse la fine del loro operato, continuano ad occuparsi dell’accoglienza di migliaia di rifugiati.
Solo oggi, tra Reggio Calabria e Palermo, si è raggiunto il numero di millecinquecento profughi soccorsi: presso il porto calabrese è giunta la nave San Giusto della Marina Militare con a bordo 774 migranti – di cui 649 uomini, 41 donne e 84 minori – provenienti da zone del Medio Oriente e dell’Africa centro occidentale e settentrionale. A Palermo, invece, gli sbarcati sono 726 tra somali, eritrei e siriani, che erano stati soccorsi nei giorni scorsi da un’altra imbarcazione della Marina.
I migranti, a terra, sono stati accolti dagli operatori della Croce Rossa e dal team dei 36 volontari dell’Asp di Palermo. I medici hanno segnalato alcuni casi di scabbia ed un uomo, causa infarto, è stato immediatamente trasferito all’ospedale.
I posti liberi nei centri d’accoglienza palermitani, fino allo sbarco di oggi, erano solo duecento: il resto dei rifugiati saranno dislocati in altre regioni d’Italia e la Prefettura ha già organizzato ponti aerei per i trasferimenti.
Per il capoluogo siciliano, quello di oggi è stato lo sbarco più numeroso dell’ultimo anno. Inoltre, dopo i primi accertamenti effettuati dalle autorità, sono state fermate quattro persone dalla polizia con l’accusa di essere gli scafisti delle imbarcazioni soccorse, immediatamente portate in questura per il reperimento di ulteriori informazioni e il proseguimento delle indagini.