Ci sarebbe una lite alla base dell'aggressione a colpi di coltello messa in atto da un uomo all'interno della sede Sony di Londra. Un alterco dunque, sfociato in una reazione violenta e non un attacco deliberato, come inizialmente presunto dai media britannici in seguito all'episodio, avvenuto in mattinata nel quartier generale dell'azienda di elettronica. Di sicuro, e questo era stato già annunciato da Scotland Yard, non si tratta di un atto di terrorismo: la lite, secondo quanto riferito al Guardian da un portavoce di Sony, sarebbe avvenuta all'interno della struttura fra due dipendenti del reparto cucine, protagonisti di un diverbio dai toni molto accesi che, dopo alcuni minuti, è sfociato nell'aggressione da parte di uno dei due al contendente. Entrambi sono rimasti feriti da colpi d'arma da taglio e ricoverati in ospedale per ferite non mortali. Sia l'uno che l'altro sono stati arrestati dalla Polizia.
La dinamica
Inizialmente si era parlato di un'aggressione a colpi di machete da parte di un uomo ad altre due persone all'interno della sede Sony ma, fin da subito, Scotland Yard aveva invitato i media ad andare cauti sulla vicenda, specificando pressoché immediatamente che non si trattava di un attacco terroristico. La dichiarazione del portavoce aziendale, assieme all'arresto dei due uomini, ha chiuso l'incidente che, per un attimo, aveva portato al panico nel quartiere di Kensington, dove è avvenuto l'incidente. Alcuni testimoni avrebbero riferito di un uomo che, armato di machete, avrebbe fatto irruzione nell'edificio di Derry Street e che, poco dopo, agenti di Scotland Yard (allertati nel frattempo) abbiano presidiato l'edificio evacuandolo e procedendo al suo arresto. La Polizia britannica ha però parlato di un coltello e non di una lama più grande, come inizialmente diffuso. La mobilitazione ha portato alla momentanea delimitazione dell'area con molte persone che, secondo i testimoni, si sono dirette verso la zona di Kensington Square Garden, da dove hanno assistito al fermo dei due uomini.