Le ossa trovate in una depandance della Nunziatura Apostolica a Roma, in via Po, hanno una datazione antecedente al 1964. E' quanto è emerso dai risultati delle prime analisi effettuate dagli esperti. E mentre si aspetta che i laboratori al lavoro sui resti sembra possibile escludere sin da ora che quei resti appartangono a Emanuela Orlandi o Mirella Gregori, scomparse a Roma nel 1983.
Il ritrovamento delle ossa
Lo scorso 30 ottobre, alcuni operai impegnati in lavori di ristrutturazione hanno scoperto delle osse – alcune fonti parlavano di uno scheletro intero – all'interno di una dependance della Nunziatura Apostolica. Il sospetto, circolato quasi in contemporanea alla diffusione della notizia, era che i resti fossero quelli di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983 e al centro di uno dei più discussi e controversi casi di cronaca degli ultimi 35 anni, o di Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio 1983. Il ritrovamento aveva riacceso la speranza delle famiglie di giungere alla verità sulla sorte delle due ragazze.
Gli esami
Nel frattempo, gli esami svolti nei laboratori della scientifica indicherebbero che le ossa appartengono ad un uomo. I tecnici hanno isolato un Dna inutilizzabile per la comparazione, perchè deteriorato, ma che presenta il cromosoma Y che caratterizza il sesso maschile. Gli esami con il metodo del carbonio 14 sono stati eseguiti in laboratori specializzai a Caserta e sono stati fatti sui resti della calotta cranica e del radio, un osso dell'avambraccio.