È stato ferito in un attacco compiuto da un uomo armato di rasoio l’ ambasciatore Usa in Corea del Sud, Mark Lippert, mentre stava tenendo un intervento al Sejong Art Center, nel centro di Seul. Lippert è ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita, mentre l’aggressore è stato arrestato.
Il colpevole si chiama Kim Ki-joong, uomo di 60 anni, che secondo le ricostruzioni si è lanciato contro l’ambasciatore con una lametta del rasoio nascosta nel palmo della mano e ha sferrato alcuni colpi, ferendo il diplomatico al viso e al polso. Durante l’attacco l’aggressore urlava frasi sconnesse sull’unificazione delle due Coree. Ki-joong ha inoltre gridato la sua opposizione contro le manovre militari Usa-Corea del sud cominciate questa settimana che termineranno tra qualche mese. L’uomo era già stato condannato nel 2010 per aver lanciato un pezzo di cemento all’ambasciatore giapponese a Seul, comunque era già conosciuto anche per l’impegno politico, in quanto mmbro dell’organizzazione “Korean Council for Reconciliation and Cooperation”, a favore dell’unificazione delle due Coree, che aveva organizzato l’incontro al Sejong con Lippert. Recentemente aveva anche organizzato una protesta solitaria contro il Giappone per le isole contese tra Seul e Tokyo: conosciuto come Dokdo in Corea e Takeshima in Giappone.
La Corea del nord ha esaltato l’aggressione, definendola “una giusta punizione per gli Stati Uniti guerrafondai”, riferendosi proprio alle operazioni militari congiunte dei due Paesi che si svolgono ogni anni. Kim Ki-joong è stato definito “il coltello della giustizia” dall’agenzia di Stato del Paese comunista Kcna, lodando e esaltato l’autore dell’attacco.