Lo scandalo di Bibbiano sugli affidi ha scosso l'opinione pubblica italiana. Ma non solo. L'eco di quanto sarebbe avvenuto in provincia di Reggio Emilia è penetrata anche in Parlamento. Per questo stamattina tutti i gruppi politici in commissione Giustizia del Senato hanno votato a favore della procedura semplificata e più veloce per l'iter che porterà alla Commissione d'inchiesta sulle case famiglia, chiesta dal presidente della commissione, il leghista Andrea Ostellari, in accordo con Matteo Salvini, ministro dell'Interno, e Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia.
La procedura “deliberante”
L'obiettivo, ha spiegato Ostellari, “è quello di far luce su tutti i casi sospetti e garantire la massima trasparenza, protezione dei minori e controlli mirati”. La procedura “deliberante” è la procedura con cui le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali – che si sono riunite al Senato questa mattina per l'avvio dell'esame del testo – potranno chiudere l'iter già in commissione, senza passare dall'Aula, semplificando e riducendo così i tempi. “Benissimo la procedura accelerata per la nostra proposta di istituzione di una commissione d'inchiesta sulle case famiglia”, ha commentato il ministro Fontana. “L'unanimità ottenuta dalla proposta Lega conferma che di fronte a temi come la protezione minori non ci devono essere divisioni e conflitti. Avanti decisi e uniti con l'operazione trasparenza e per dare le massime garanzie di protezione e tutela a minori e famiglie”.
L'interrogazione di Fratelli d'Italia
Fratelli d'Italia, che per domani ha organizzato a Bibbiano un presidio per attirare maggiore attenzione mediatica sull'inchiesta “Angeli e Demoni”, ha presentato in Senato un'interrogazione ai ministri della Giustizia e Famiglia, Alfonso Bonafede e Lorenzo Fontana, per far luce sulla vicenda. “Lo scandalo sul presunto sistema illecito di affidamenti dei minori, strappati alle loro famiglie naturali attraverso falsificazioni di atti e altri escamotage, impongono risposte chiare e precise”, affermano i senatori di FdI Alberto Balboni e Stefano Bertacco.