La voce degli ultimi

mercoledì 18 Dicembre 2024
4.8 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

mercoledì 18 Dicembre 2024

IL CUORE DI ROMA NELLE MANI DELLA ‘NDRANGHETA

Un blitz dell’antimafia nel cuore di Roma per spezzare le infiltrazioni criminali della ristorazione. Due locali storici del Pantheon, “La rotonda” e “Er faciolaro” in via dei Pastini, sono stati posti sotto sequestro dagli uomini della Dia e il vero proprietario, Salvatore Lania, imprenditore 47enne di Seminara (Reggio Calabria) è finito in manette insieme ad altri per intestazione fittizia di beni. Il suo nome era emerso nel corso dell’indagine, che aveva portato al sequestro e alla successiva confisca del “Caffè de Paris”, sugli affari nella Capitale della cosca Alvaro di Sinopoli. L’inchiesta aveva in particolare fatto luce sui rapporti tra l’indagato e personaggi contigui al clan, tutti coinvolti in un vasto commercio transnazionale di merci contraffatte, prodotte in Cina, “sdoganate” a Gioia Tauro con l’appoggio della famiglia Piromalli-Molè, con destinazione finale Repubblica Ceca.

Le indagini  hanno consentito di individuare gli investimenti milionari effettuati in un breve lasso di tempo dall’indagato, ritenuti assolutamente incompatibili e sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati al fisco, dimostrando la totale assenza di elementi a giustificazione della lecita provenienza dei beni. Oltre alle due trattorie è stata sottoposta a sequestro una ulteriore attività commerciale di vendita di elementi di souvenir, elementi di arredo e soprammobili denominata “Mi & Chi”, in via della Rotonda, sempre nelle vicinanze del Pantheon. Il lavoro di inquirenti e investigatori ha inoltre consentito di accertare la costituzione di società di comodo, da parte di Lania, quali la “Suriaca srl”, la “Rotonda srl”, la “Fiorenza Il Fagiolaro srl” intestate a parenti o suoi dipendenti per celare la reale proprietà delle attività di ristorazione ed eludere eventuali provvedimenti di sequestro a suo carico, in considerazione del suo coinvolgimento in attività di indagine.

A pochi ore dal blitz la Coldiretti ha lanciato l’allarme mafia nella ristorazione in Italia. “Sono almeno 5mila i locali nelle mani della criminalità organizzata nel nostro Paese- ha scritto l’associazione di categoria degli agricoltori – e che approfitta della crisi economica per penetrare in modo sempre più massiccio e capillare nell’economia legale”. Dai campi alla tavola le agromafie – si legge nel comunicato – fatturano in Italia un importo di 15,4 miliardi in crescita del 10% in un anno “perché si tratta di attività appetibili anche in tempi di crisi perché del cibo si ha comunque bisogno e perché consentono di infiltrarsi nel cuore della società”. La mafia “in alcuni casi possiede addirittura franchising, forti dei capitali assicurati dai traffici illeciti collaterali”.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario