Un attentato nel mezzo di una bolgia, qual รจ Venezia durante la festa del Carnevale. Lo avrebbero avuto in mente il 17enne e i quattro poco piรน che ventenni kosovari arrestati nella primavera scorsa dalla Digos e dal reparto operativo dei Carabinieri Venezia, il blitz era stato coordinato dalla procura antiterrorismo di Venezia.
L'atroce intenzione emergerebbe dalle Carte dell'inchiesta, come riferisce il Corriere della Sera. Stando a una conversazione del 13 marzo scorso, si parla dell'uso di un coltello per compiere attentati. In un'altra del 19 marzo si sente affermare: โCarnevale, sรฌโฆ paf, pafโ. Altre persone intervengono nella discussione dicendo: โVestito come questiโ e โcon una mascheraโ.
Un membro della cellula viene ritratto in alcune foto trovate dagli inquirenti nei telefonini sequestrati mentre si trova in vari posti di Venezia. Foto โinespressive, nei punti chiave del centro storicoโ, che secondo gli inquirenti servivano โa riprendere gli scenari ipotizzati per le progettualitร terroristicheโ. I luoghi sono quelli piรน visitati dai terroristi: piazza San Marco, Rialto, il campanile.
Coltelli ma non solo. In un'altra foto si vede un membro della cellula che imbraccia un fucile mitragliatore ai margini di un bosco. Secondo un'intercettazione del 14 marzo, i kosovari discuterebbero dellโopportunitร di acquistare un kalashnikov nella zona dellโex Jugoslavia โper 250 euroโ.