Torna l'incubo del 2010 ad Haiti, dove un terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito l'isola nella serata di ieri, provocando almeno una decina di morti. A riportarlo, citando fonti della polizia locale (tra cui il capo regionale Jackson Hilaire) e il ministro dell'Interno haitiano, Reynaldo Brunet, è stato il quotidiano The Guardian, il quale ha parlato di almeno sette persone morte nella zona nord-occidentale del Paese, a Port-de-Paix, mentre altre tre sarebbero decedute nell'area meridionale, a Gros-Morne. Altre persone, il cui numero è ancora imprecisato, sono rimaste ferite in modo lieve, mentre si sarebbero registrati alcuni crolli e altri danni strutturali di diverse entità in numerose località dell'isola.
Danni a Port-de-Paix
La terra ad Haiti ha iniziato a tremare poco dopo le ore 20 (circa alle 2.11 in Italia), con epicentro localizzato al largo della costa (circa 12 miglia) di Port-de-Paix, in direzione nord-ovest, a una profondità di circa 11,7 chilometri. Proprio nella località costiera di Port-de-Paix si sarebbero registrati i danni maggiori, con il crollo di alcune case e danni importanti ad altri edifici. Alcune fonti parlando di danni anche all'ospedale locale, una parte del quale sarebbe venuta giù in seguito alla scossa. Altri danni, di minore entità, si sarebbero registrati a Gros-Morne (dove sono state contate le altre 3 vittime), Chansolme, Turtle Island e Plaisance, dove sono stati segnalati danni alla chiesa di Saint-Michel.
Il disastro del 2010
Nonostante siano trascorsi 8 anni, i postumi del devastante sisma del 2010 sono ancora più che tangibili ad Haiti. Quando il 12 gennaio di quell'anno la terra tremò a circa 25 chilometri dalla capitale Port-au-Prince, toccando un magnitudo di 7.0, si verificò uno dei più disastrosi eventi naturali di memoria storica, costato probabilmente (anche se i dati non sono mai stati accertati in modo inequivocabile) il secondo più alto bilancio di vittime dal terremoto dello Shaanxi del 1556: almeno 300 mila vittime (stimate, 230 mila quelle confermate), Port-au-Prince devastata (raso al suolo il Palazzo presidenziale, così come la sede dell'Assemblea nazionale) e Paese in ginocchio, vittima di una catastrofe i cui effetti sono tuttora una ferita nel cuore dell'isola.